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MASCALI (Ct). Nuove scoperte nell’area archeologica della Nunziatella.

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Gli scavi, sotto la sorveglianza scientifica della Soprintendenza ai Beni culturali di Catania, ancora in fase di esecuzione, hanno portato al rinvenimento di numerosi frammenti di materiali fittili, tegole e vasellame, databili tra il VI ed il IX secolo d.C.
Nel febbraio scorso è stata formalizzata una convenzione tra la Soprintendenza ai Beni culturali di Catania rappresentata da Donatella Aprile, il Comune di Mascali, rappresentato dal sindaco Luigi Messina e dall’Archeoclub d’Italia, sede comprensoriale area ionico-etnea, dal presidente Maria Rosaria Grasso, per avviare una serie di indagini archeologiche nei pressi del complesso monumentale della “Nunziatella” di Mascali.
L’area, ubicata nella frazione collinare di Nunziata di Mascali, aveva già riservato numerose sorprese: dalla scoperta del dipinto del Cristo pantocratore che adorna il catino absidale della chiesa medievale (XII sec. d. C.), al ritrovamento di una basilica paleocristiana a tre navate con un ricco pavimento a mosaici policromi e figurati, fino alla recente scoperta di alcune sepolture durante i lavori per la posa dei cavi della fibra ottica.
La convenzione autorizzata dal Dirigente Generale del Dipartimento regionale dei Beni Culturali, si è avvalsa della collaborazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio etneo di Catania, diretto da Stefano Branca, che ha fornito la datazione al carbonio 14 dei frammenti ossei di due sepolture localizzate nell’area adiacente alla chiesa della Nunziatella. Contestualmente sono state realizzate delle prospezioni georadar ad opera dei tecnici Valerio Materni e Vincenzo Sapia, della Sezione di Roma2 dell’INGV.
Attraverso questa tecnica geofisica non distruttiva, è stato possibile ottenere immagini ad alta risoluzione di strutture sepolte propedeutiche alla realizzazione dei saggi di scavi archeologici.
Già dallo scorso autunno i soci volontari dell’Archeoclub d’Italia, sede comprensoriale area ionico-etnea, coordinati dalla dott. Ssa Maria Rosaria Grasso e, sotto la sorveglianza scientifica della Soprintendenza ai Beni culturali di Catania operata dalla dott.ssa Angela Merendino, hanno avviato lo scavo dell’area posta a sud della chiesa della Nunziatella.
I lavori, ancora in corso, hanno portato alla luce inizialmente un tratto di un imponente canale per la conduzione delle acque ricoperto da lastroni in pietra lavica. Successivamente sono stati intercettati i resti di un muro che corre parallelo alla parete meridionale della chiesa per oltre nove metri. Il muro presenta sulla facciata interna uno spesso strato di intonaco e alla base un piano pavimentale in cocciopesto.
Di tale struttura resta da definire il collegamento con l’edificio medievale e, soprattutto, con la vicina basilichetta paleocristiana. Lo scavo, come detto, ha restituito numerosi frammenti di materiali fittili, tegole e vasellame, databili tra il VI ed il IX secolo d. C. che testimoniano la frequentazione ininterrotta dell’area ricca di sorgenti di acqua e quindi adatta all’insediamento umano fin da epoca remota.
A conclusione delle operazioni di scavo, si procederà alla catalogazione ed allo studio dei materiali, e, come conferma l’assessore alla Cultura del Comune di Mascali, Veronica Musumeci, “saranno organizzate delle giornate di visita allo scavo e di divulgazione dei primi risultati conseguiti, in collaborazione con tutte le parti coinvolte nelle ricerche e con la arcipretura di Santa Maria dell’Itria, titolare della chiesa di Santa Maria Annunziata”.
La stessa Soprintendente Donatella Aprile e la responsabile scientifica del progetto, Angela Merendino, concordano sull’opportunità di proseguire le indagini, frutto di questa virtuosa collaborazione fra Soprintendenza, Comune di Mascali e mondo del volontariato, nell’occasione rappresentato da Archeoclub di Italia.

Fonte: www.cataniatoday.it 29 dic 2023

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