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MARZABOTTO (BO) – Ritrovato un tempio etrusco.

Gli scavi condotti dall’Università di Bologna, sotto la direzione di Giuseppe Sassatelli, e della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna, hanno riportato alla luce un edificio sacro nella località di Marzabotto.

Il tempio, situato all’interno del tessuto urbano, aveva la fronte rivolta a sud e si trovava in un’area di notevole importanza e suggestione, ovvero nel punto d’incontro di due delle grandi strade che definivano l’impianto ortogonale dell’abitato iniziato ad indagare con successo già nell’ ‘800.

Ma ciò che colpisce sono le dimensioni davvero grandiose in grado di rivaleggiare con i templi maggiori dell’Etruria: poco più di 35 metri in lunghezza e 22 in larghezza.

Fa riflettere anche il suo aspetto non tuscanico (secondo la definizione di Vitruvio) ma vicino ai modelli greci, seppur reinterpretati dagli Etruschi del Po.

Presentava un podio, costruito in blocchi squadrati di travertino, sul quale era impostato l’elevato dell’edificio a cui si accedeva grazie ad una scalinata centrale. Un colonnato correva lungo tutti e quattro i lati. La cella, il luogo riservato alla divinità, era posta al centro, di forma rettangolare ed articolata in un vano, ripartito in due sul fondo, e in un pronao delimitato da ante sui lati. Il tetto era realizzato in legno e coperto da tegole e coppi in terracotta, ed impreziosito da antefisse e lastre a bassorilievo.

Sappiamo che nel tempio era praticato il culto di Tin, lo Zeus etrusco: viene suggerito da una dedica graffita sul fondo di un modesto vaso di bucchero.

Le sorprese non finiscono qui: un’iscrizione incisa su un frammento di coppa d’impasto di fabbricazione locale può forse avere restituito il nome etrusco della località: “Cainua”.

Fonte: La Repubblica Giuseppe M. Della Fina – 2 giugno 2003
Autore: Stefano Macor
Cronologia: Arch. Italica

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