Si tratta di un grande complesso architettonico dipendente da una proprietà agricola, che alle tradizionali funzioni produttive proprie dell’azienda rurale associa anche una funzione residenziale, articolandosi perciò in due quartieri distinti e complementari: la pars urbana, dotata di sale di rappresentanza, ambienti di soggiorno e aree balneari decorate da affreschi e mosaici, e la pars rustica, composta dai locali e dalle strutture necessari al funzionamento produttivo della villa.
L’interesse per i resti dell’antico edificio, in gran parte demoliti nel 1948-49 durante la costruzione della scuola materna del paese, si deve all’iniziativa di Adriano Rigotti, noto studioso di antichità locali, che a seguito di un paziente lavoro di raccolta di testimonianze e informazioni, nel 1973 promosse e coordinò il primo scavo archeologico nel sito.
Fu il preludio a una serie di campagne di scavo sostenute e finanziate dal Museo civico di Rovereto in sinergia con il Centro studi lagarini e con l’Università di Trento, le quali, susseguitesi in modo irregolare nell’arco di un trentennio, hanno condotto alla scoperta di una parte consistente della basis villae orientale (il basamento artificiale in muratura su cui poggiava il corpo principale della villa) e di alcune evidenze relative all’ala nord del fabbricato.
Con questo libro, gli autori delle indagini e della documentazione eseguite sul manufatto architettonico e sui reperti mobili, hanno voluto illustrare sia agli specialisti che al più vasto pubblico dei non addetti ai lavori le fasi della ricerca archeologica e i dati emersi a seguito di un iter pluriennale di analisi, di riflessione e di studio.
Info:
Contributi: Roberto Cabella, Florence Caillaud, Claudio Capelli, Elisabetta Castiglioni, Alberto Ciotola, Michela Cottini, Mariette de Vos, Franco Finotti, Luca Gardumi, Barbara Maurina, Maura Medri, Michele Piazza, Alfredo Riedel, Adriano Rigotti, Mauro Rottoli, Adriano Salvoni, Umberto Tecchiati, Arnaldo Tonelli, Fabiana Zandonai.
Editori Museo Civico di Rovereto, CIII pubblicazione – ed. Osiride, Rovereto, Anno 2011, Pagine 436, Dimensioni 21×28 cm., € 30.00;
per acquisto: http://www.museocivico.rovereto.tn.it
Note sulla villa romana:
La Villa Romana d’Isera, paese situato sulle colline che circondano la città di Rovereto, fu scoperta poco dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante la costruzione della scuola d’infanzia. Il monumento si è rivelato ben presto un unicum nel suo genere in tutto il Trentino-Alto Adige per antichità dell’impianto, ricchezza e qualità della decorazione architettonica, abbondanza e varietà dei reperti.
Gli scavi, condotti dal Museo Civico di Rovereto in collaborazione il Centro Studi Lagarini e l’Università degli Studi di Trento, hanno messo in luce una parte del piano inferiore (basis villae) di una villa urbano-rustica risalente al I secolo d.C., impostata su pendio e originariamente articolata in terrazze. La struttura messa in luce comprende una serie di vani rettangolari disposti a pettine e affacciati sulla valle dell’Adige, conclusi a Nord da un complesso termale ornato in facciata da un ambiente absidato.
Nelle immagini: frammenti di intonaco dipinto ricomposti, frammenti di ceramica dipinta, gamba di letto tricliniare in bronzo, lucerne in terracotta.
Numerossisimi i reperti, alcuni esposti nelle sale museali: frammenti di mosaico pavimentale e di intonaco parietale affrescato, frammenti di contenitori ceramici, utensili in ferro e manufatti in bronzo, tra cui elementi pertinenti a una gamba di letto tricliniare, un’ansa di brocca e un manico di patera.
A partire dal 1995 presso il Museo Civico di Rovereto i frammenti d’intonaco dipinto messi in luce nello scavo alla villa romana di Isera sono stati sottoposti ad una paziente opera di consolidamento e restauro. I pezzi ricomponibili sono stati assemblati e sistemati su pannelli-sandwich, previe intelatura e formazione di uno strato d’intervento.
Il Museo Civico organizza su prenotazione visite guidate della durata complessiva di un’ora circa per scolaresche e gruppi privati (minimo 10 – massimo 25 persone).
Si richiede cortesemente la prenotazione con almeno una settimana di anticipo.
Su specifica richiesta le visite possono essere precedute da una lezione introduttiva al Museo, accompagnata dalla proiezione di diapositive.
Le visite guidate e le attività didattiche sono scontate del 50% per chi è abbonato al Museo Civico.
Per le scuole il Museo Civico di Rovereto propone percorsi didattici e laboratori con gli esperti. Maggiori dettagli nelle pagine dedicate alla Didattica.
L’area archeologica è raggiungibile, oltre che con mezzi propri, anche con autobus di linea.
Info:
Biglietteria del Museo Civico di Rovereto – tel. +39 / 0464 452800;
e-mail: biglietteria@museocivico.rovereto.tn.it