“La collana “i cantieri di pompei” vuole dare concretezza a questa visione all’insegna della circolarità e della sostenibilità dell’archeologia, raccontando, a partire dall’esperienza di cantiere che è di per sé interdisciplinare, i monumenti del sito da molteplici prospettive…” [gabriel zuchtriegel]
“scoperta solo in minima parte verso il 1910 e divulgatasi in tutto il mondo la bellezza dei grandiosi affreschi di carattere dionisiaco, la villa restò peraltro in massima parte sepolta e gli affreschi minacciati dalle infiltrazioni delle terre incombenti da ogni lato e da possibili frane” [amedeo maiuri]
“la villa dei misteri, situata circa 400 metri a nord di porta ercolano, si trova immediatamente fuori le mura dell’antica città, nel suburbio di pompei… è tra gli esempi più antichi nel territorio di residenze destinate all’otium. secondo le prescrizioni di catone, doveva contenere un comodo quartiere residenziale (pars urbana), affinché il proprietario potesse visitarla spesso e controllare l’attività agricola soprattutto nei momenti cruciali del raccolto, un quartiere produttivo (pars rustica), locali adibiti alla produzione e ai torchi (torcularium) e quelli dedicati ad ospitare gli alloggi per gli schiavi e gli animali. infine, i magazzini nei quali venivano conservati gli alimenti prodotti e i depositi per le attrezzature agricole (pars fructuaria)” [maria rispoli]
Il volume “Villa dei Misteri” esce nell’ambito della collana “I Cantieri di Pompei”, all’esito del progetto di restauro e di sostituzione delle coperture della villa. L’intervento, conclusosi nel 2023, è stato progettato dal Parco Archeologico di Pompei che ha tenuto conto dei principi fondamentali del restauro, quali il minimo intervento, la reversibilità, la compatibilità con gli edifici archeologici, ma anche del criterio della sostenibilità energetica tramite l’uso di coppi fotovoltaici.
Il volume si propone anche come occasione per rileggere alcune interpretazioni riguardanti il grande fregio del salone della villa, riattualizzandole alla luce degli studi sul processo che ha portato la nascita dell’arte romana.
Quest’ultima viene approcciata tramite l’introduzione del concetto di arte “post-ellenistica” nel testo di Gabriel Zuchtriegel, che interpreta il grande fregio come una testimonianza antesignana di tale movimento artistico.
Non manca, nel volume, un omaggio al soprintendente Amedeo Maiuri, in carica dal 1924 al 1961, il quale, oltre a completare lo scavo della villa dei Misteri, si rivela essere un precoce esperto di “fundraising”, dal momento che chiese ed ottenne un finanziamento dal Banco di Napoli per questa impresa “da manuale” di tutela, ricerca e fruizione del patrimonio vesuviano.
Ma il volume affronta anche i temi del restauro, della fruizione, dell’illuminazione e dell’accessibilità, chiudendo con un accenno ai nuovi scavi in corso dopo l’abbattimento di un edificio abusivo sovrastante l’area del Parco e che finora aveva impedito le indagini archeologiche della parte ancora inesplorata della villa.
Splendide immagini corredano il testo, rese possibili grazie al contestuale progetto di illuminazione che ha scelto soluzioni sostenibili, attraverso l’utilizzo di coppi di reimpiego delle vecchie coperture, a cui sono stati associati embrici fotovoltaici: scelte efficaci che, pur adottando soluzioni tecnologiche innovative, rimangono rispettose dell’ecosistema e del paesaggio.
Sfoglia le prime pagine con il sommario:
https://artem.org/wp-content/uploads/2024/10/sfoglia-le-prime-pagine_villa-dei-misteri.pdf
Info:
edizioni Arte’m, 2024
formato: 24×30 cm
pagine: 104 – illustrazioni: 129 a colori e in bianco e nero
ISBN: 978-88-569-0991-3
prezzo: 30,00 euro
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