Durante l’Impero Romano dal I secolo a. C. si iniziò ad adorare il dio Mitra.
Il culto mitraico derivato dal zoroastrismo persiano era una religione misterica e nel II secolo a. C. circa fu costruito un tempio anche nella zona di Visentium (Bisenzio – Lago di Bolsena – Vt).
Nelle vicinanze si trovano diversi gruppi di tombe etrusche a camera, la zona limitrofa è conosciuta col nome di Grotte del Mereo, si può quindi supporre che la caverna dove si svolgevano i culti mitraici fosse in realtà una tomba riadattata ad uso sacro.
La grotta si presenta con un corridoio al centro e dei podia a destra e sinistra dove gli adepti potevano sdraiarsi per partecipare ai banchetti ed alle cerimonie dedicate al dio Mitra.
Lunga circa 11 mt. e larga 5 alta circa 2,30 presenta nel fondo una grande nicchia centrale con timpano in rilievo che doveva avere ai lati due pilastrini scolpiti nelle cui basi solitamente venivano situate le statue dei geni mitraici Cautes e Cautopates, i portatori della fiaccola di Mitra che simboleggiano l’alba e il tramonto.
Nel centro della parete interna della nicchia si possono osservare i fori delle grappe che un tempo dovevano sorreggere una lastra rettangolare con l’effige del dio.
Appena sotto il timpano scolpito si trova una grossa fossa dove si presume sia stata l’ara sacrificale, sotto i podia si possono ancora scorgere le sette nicchie riferite ai sette livelli di purificazione della sfera planetaria e sei cippi, tre per lato, scavati nel tufo dove venivano riposte le statue degli dei.
Autore: Marco Morucci – marcomorucci60@gmail.com