Il piccolo paese del Lussemburgo, che si trova tra Francia e Germania, al centro dell’Europa, di recente si è reso protagonista di un’interessante scoperta archeologica, a seguito del ritrovamento di un cospicuo gruzzoletto di monete d’oro risalenti all’impero romano.
Queste monete – 141 in totale – sono state trovate all’interno di una piccola fortezza romana sita a Holzthum, un villaggio che si trova poco distante Lussemburgo, e sono state coniate tra il 364 e il 408 d.C., in un tempo in cui l’impero romano era nella sua progressiva fase discendente.
“Il valore economico complessivo della scoperta – asseriscono gli archeologi dell’Istituto nazionale per la ricerca archeologica (INRA) – si attesta a oltre 322.000 $, ben oltre a quanto ci aspettavamo”.
Le monete presentano i profili di otto imperatori diversi, provenienti dal IV e dal V secolo, fra cui uno poco conosciuto alla massa, Flavio Eugenio, le cui vicende terrene sono state abbastanza controverse.
Egli infatti fu un imperatore illegittimo, che governò in alcuni territori di confine dell’Europa centrale solo per due anni, dal 393 al 394 d.C., prima di essere sconfitto e giustiziato dall’esercito inviato dal legittimo imperatore Teodosio, durante la battaglia del Frigido, antico nome dell’attuale fiume Vipacco.
Le ragioni che portarono questi due imperatori a scontrarsi sono semplici. Eugenio sosteneva gli interessi dei pagani e sebbene non discriminasse i cristiani, destituì per protesta gli amministratori inviati in Europa occidentale da Teodosio (noto per aver reso la religione cristiana l’unica dell’impero), avendo come suoi sostenitori le truppe del precedente imperatore Valentiniano II.
Teodosio, dal canto suo, non riconobbe mai Eugenio come suo pari e volendo abbandonare definitivamente il paganesimo cominciò a contrastare tutti i politici ed i generali che andavano contro la conversione forzata di tutti i cittadini.
Le monete di Eugenio sono tra le più rare della storia romana ed è per questa ragione se la scoperta avvenuta nel Lussemburgo è stata tenuta segreta per 4 anni ed è considerata molto importante dagli storici, poiché permette di determinare l’estensione del dominio politico-economico-militare di Eugenio, in un periodo in cui l’impero romano Occidentale si stava già sfaldando e Costantinopoli diveniva via via più ricca e importante per il Mediterraneo.
Il lavoro degli archeologi è stato tra l’altro molto difficile, poiché la fortezza romana di Holzthum è circondata da mine provenienti dai conflitti della Seconda guerra mondiale. Estrarre le monete dal suolo era quindi alquanto pericoloso e ciò ha obbligato gli esperti a richiedere l’aiuto dell’esercito.
Autore: Aurelio Sanguinetti
Fonte: https://tech.everyeye.it 12 gen 2025