Ultimati gli interventi per la realizzazione del Parco archeologico naturalistico della Piana di Lucca nell’area di Palazzaccio e Fossanera (nei comuni di Capannoni e Porcari) dove sono stati ritrovati i resti di 100 fattorie di epoca romana.
Gli interventi effettuati riguardano sia l’aspetto degli scavi archeologici e gli approfondimenti scientifici del sito, sia gli interventi di realizzazione dei percorsi per i visitatori, nonché le azioni per l’aspetto didattico-divulgativo. Il presidente della Provincia di Lucca Andrea Tagliasacchi, l’archeologo prof. Michelangelo Zecchini e lo studioso-progettista Alessandro Mrakic nonché l’assessore regionale alle politiche culturali prof.ssa Mariella Zoppi, la sovrintendente archeologica della Regione Toscana Dott.ssa Cianferoni, il sovrintendente delle province di Lucca e Massa ai BAAAC dott Ficacci, i rappresentanti dei Comuni coinvolti nel progetto (Porcari e Capannori), del Forum Unesco di Lucca e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena sono stati i promotori e i partners di questo spettacolare lavoro archeologico.
Gli interventi nell’area riguardano, appunto, l’avanzamento dell’opera di scavo con ulteriori approfondimenti scientifici da parte degli esperti e, al contempo, la realizzazione delle strade di accesso, delle passerelle e dei percorsi per i visitatori e per l’allestimento della cartellonistica, ma anche il restauro dei reperti e la conseguente schedatura degli oggetti che faranno parte del museo archeologico di Porcari. E proprio in questi giorni, inoltre, sono in fase di stampa due volumi che riguardano le 100 fattorie e la storia della popolazione residente nella zona sia prima che dopo l’epoca romana.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia: “La presentazione del progetto del Parco avvenuta nel novembre scorso – sottolinea Tagliasacchi – è stato il primo passo significativo per la valorizzazione di questo sito. Ora dalle parole si passa ai fatti con il concreto dei lavori e delle numerose azioni contenute nel progetto sui beni culturali che consente, da un lato, di recuperare preziose testimonianze storiche e, dall’altro, di dare uno sviluppo nuovo a quest’area della provincia. E’ da rimarcare la significativa collaborazione tra gli enti così come il ruolo fondamentale svolto da Soprintendenza archeologica, Università e Forum Unesco che, tra l’altro, ha la seconda sede italiana proprio in Palazzo Ducale a Lucca, con una sezione archeologica impegnata nella valorizzazione del sito di Fossanera”.
Dall’archeologia alle bellezze naturali. Di pari passo va ricordato il valore ambientale del padule come un’oasi unica, racchiusa tra i Monti Pisani e le Cerbaie, tanto da costituire un anello ecologico fondamentale per l’intero sistema della Toscana settentrionale. Oltre alla valenza ambientale del sito, l’area – da oggi parco archeologico-naturalistico – è stata oggetto di un passato piuttosto ’movimentato’ durante il quale la comunità lucchese ne ha comunque sempre intuito la ricchezza culturale e la necessità di adottare iniziative di salvaguardia.
Fonte: CulturalWeb 08/11/05