Alle numerose ipotesi fatte in passato dagli scienziati per localizzare l’isola di Atlantide si aggiunge oggi la teoria del professor Jacques Collina-Girard della University of the Mediterranean di Aix-en-Provence, che ha analizzato l’andamento del livello dei mari nel passato. La prima descrizione scritta dell’isola di Atlantide e del suo destino è contenuta nelle opere di Platone Timeo e Critone. Nonostante questi testi abbiano dato origine a molte speculazioni a proposito di Atlantide, nessuno ha mai preso in seria considerazione la sua collocazione più ovvia. Secondo Platone, Atlantide si trovava appena fuori dalle Colonne d’Ercole (che noi oggi chiamiamo stretto di Gibilterra) e sparì intorno all’anno 9.000 a.C. Collina-Girard, che si è occupato delle migrazioni umane dall’Africa all’Europa durante l’ultima glaciazione (circa 19.000 anni fa), per vedere come i popoli del paleolitico potessero aver attraversato lo stretto ha disegnato una mappa per studiare come si presentavano le coste occidentali dell’Europa in quei tempi, quando il livello dei mari era circa 130 metri più basso di ora. La sua ricostruzione rivela un antico arcipelago, con un’isola che si trova proprio dove Platone descrisse Atlantide. Circa 11.000 anni fa, alla fine della glaciazione, il livello dei mari ritornò a salire di circa 2 metri per ogni secolo, secondo quanto si ricava studiando i coralli, e l’isola fu ricoperta dalle acque.
Fonte: Le Scienze
Cronologia: Preistoria
Link: http://www.lescienze.it/index.php3?id=3529
L’ISOLA DI ATLANTIDE COPERTA DURANTE L’ULTIMA GLACIAZIONE?
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