Secondo Robert Sallares, ricercatore di genetica presso il Manchester Institute of Science and Technology, una terribile malattia di malaria sarebbe stato il motivo che evitò il saccheggio degli Unni di Attila nel 425. Sembra infatti che Attila abbia evitato il saccheggio definitivo, pur essendo già vincitore, per sfuggire a una malattia sconosciuta e terribile che falciava i bambini. Lo scienziato e il suo team sono giunti a questa conclusione analizzando il Dna dello scheletro di un bambino di tre anni morto 1500 anni fa e sepolto a Lugnano, a nord di Roma. Vicino a questo bambino sono stati ritrovati gli scheletri di altri 49 bambini, segno forse di un’epidemia. La malaria, arrivata dall’Africa e raggiunta la Sardegna, nel V secolo penetrò a Roma a causa delle zanzare che infestavano il Tevere.
Fonte: La Stampa
Cronologia: Arch. Romana
L’IMPERO ROMANO DISTRUTTO DALLA MALARIA?
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