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Leonella CARDARELLI, Il significato dei cerchi nel grano.

Il fenomeno dei cerchi nel grano ha iniziato ad avere eco all’inizio degli anni  ‘90, quando nei nostri schermi televisivi ci vennero proposte immagini spettacolari di bellissimi e misteriosi cerchi nel grano in Inghilterra. Invero il fenomeno iniziò molto prima degli anni ‘90, c’è chi sostiene che i cerchi nel grano erano presenti già dagli anni ‘70 e chi ha azzardato l’ipotesi che vi erano tracce di essi dalla fine del ‘600.
I crop circles (nome inglese per definire i cerchi nel grano)sono aumentati gradualmente di numero e complessità (infatti non vengono chiamati più cerchi nel grano ma pittogrammi) tra il 1999 e il 2002, periodo in cui aumentò l’intensità solare. Questa coincidenza non è casuale in quanto la luce solare genera delle onde sonore tramite vibrazioni che noi non percepiamo. I cerchi nel grano non sono situati solo in Inghilterra ma in tutto il  mondo ed anche in Italia, ad esempio nei pressi di Pordenone e a Cagliari. In quest’ultima città vi sono acque sotterranee e costruzioni legate al culto della Dea Madre. La presenza dell’acqua è un elemento strettamente determinante in relazione al fenomeno dei crop circles. Perché? Perché i cerchi nel grano non sono altro che messaggi provenienti dall’Universo. Nell’Universo tutto è suono e questi suoni si trasformano in cerchi nel grano grazie al potere dell’acqua: l’acqua – e in particolare alcuni tipi di acqua – possiede poteri particolari e anche un certo tipo di memoria; inoltre reagisce differentemente di fronte ai suoni. Possiamo ad esempio ricordare che la sillaba AUM rappresenta l’onda sonora che originò il mondo e che tuttora lo avvolge. Il suono crea la realtà, lo stesso Pitagora asseriva che  ‘la geometria sacra nasce dal suono’…e i cerchi nel grano rappresentano in larga parte la geometria sacra.
Nelle aree interessate al fenomeno dei crop circles sono stati registrati degli infrasuoni ed è stato osservato che prima, durante e dopo la formazione dei cerchi nel grano c’è un’energia talmente elevata da far verificare interferenze quali la cancellazione di SMS dai cellulari e lo spegnimento di telecamere. Anche i chicchi all’interno dei pittogrammi presentano anomalie, studiate da Levengood: non solo i chicchi  restano intatti ma talvolta presentano sviluppo accelerato o ritardato, anomalie nell’allungamento degli steli  o piccole cavità di espulsione.
Nonostante ciò vi è ancora chi si ostina a pensare che i cerchi nel grano siano opera di esseri umani. Continuare ad alimentare questo assunto significa voler palesemente ignorare il fenomeno stesso, anche perché i pittogrammi creati dall’uomo sono facilmente riconoscibili. Dobbiamo però anche riconoscere che i mass media hanno la tendenza a minimizzare il fenomeno proprio perché si tratta di un fenomeno che la scienza ufficiale non può spiegare: affrontarlo degnamente comporterebbe la rimessa in discussione di molte informazioni del nostro paradigma dominante. Le persone meno scettiche sostengono che i crop circles siano stati creati dagli extraterrestri. Ciò non è un errore anche perché molti individui hanno avvistato palle di luce e/o dischi volanti durante l’apparizione dei cerchi. Tuttavia più che di extraterrestri sarebbe corretto parlare di intelligenze soprannaturali che tentano di comunicare con noi disegnando archetipi nella natura. Ogni anno appaiono nel mondo circa 250 pittogrammi. Lo scorso anno ne sono apparsi 250 solo in Inghilterra, nazione maggiormente colpita da questo evento precipuamente nelle zone di Stonehenge, Silbury Hill e Avebury. Come mai proprio in queste zone e non in altre? La spiegazione risiede nel fatto che queste località sono molto particolari poiché sono dei centri di energia, basti pensare che Stonehenge è legata alla leggenda di Mago Merlino e che l’11 luglio 1992 fu trovato ad Ogbourne (nel Regno Unito) un crop circle che aveva una somiglianza sorprendente con il complesso di Avebury.
Stonehenge è chiamata anche ‘il ballo (o la danza) dei giganti’  perché era grazie al ballo che Stonehenge si manteneva in vita, sia fisicamente che energicamente, vale a dire che a Stonehenge ci si ricaricava di energia con il ballo. Altre fonti sostengono, per converso, che la denominazione ‘la danza dei giganti’ ha un’altra accezione, identificando con quest’espressione il complesso di pietre in cui si sarebbero trasformati alcuni giganti tramite un incantesimo di Mago Merlino durante un ballo. Nel mondo esistono dei luoghi energetici e se essi vengono visitati consapevolmente ci si può ricaricare. Stonehenge è proprio uno di questi luoghi. Circa la sua costruzione sono state avanzate molteplici ipotesi. Solitamente vi si attribuisce il significato di santuario del culto solare ma molto probabilmente lo scopo era quello di prevedere le eclissi solari e lunari. Determinati studiosi hanno infatti alimentato la tesi  che la direzione degli allineamenti sia stata fatta in base alla direzione del Sole all’alba e al tramonto nei solstizi e negli equinozi. A questo proposito ogni pietra equivale ad un giorno, ad un mese, ad una stagione e ad un anno. Se questa interpretazione fosse esatta ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio calendario astronomico, creato da veri scienziati che sono stati in grado di elaborare calcoli molto complessi. Ma c’è dell’altro…: a Stonehenge vi è un monolite e si sostiene che se una persona si posiziona al centro di Stonehenge il 21 giugno osservando quel monolite alto circa quattro metri e mezzo si nota che la sommità di quella pietra coincide con l’orizzonte e in quel giorno il  sole appare proprio sulla sommità della pietra. Sembra sia stato  John Smith il primo, nel 1771, a constatare tale coincidenza.  Il mistero di Stonehenge è a tutt’oggi ancora aperto: il suo popolo è scomparso improvvisamente senza lasciar tracce e le pietre utilizzate sono molto particolari per quel tipo di area geografica.
Monoliti e cerchi nel grano si trovano in prossimità di allineamenti speciali, detti ‘linee legge’ o semplicemente ‘linee delle energie’. Non a caso i monoliti contengono quarzo, che è un ottimo canalizzatore di energia. Questi allineamenti funzionano da canalizzatori delle energie terrestri, tuttavia tali energie non sono misurabili con le nostre leggi fisiche ma esclusivamente con la psiche o il subconscio, oppure si possono intercettare con la verga da rabdomante o il pendolo.
Come affermò Ermete Trismegisto ne La tavola di smeraldo, “Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una.”  Quest’affermazione somiglia molto al “come in cielo, così in terra” del Padre nostro della religione cattolica.
I cerchi nel grano, come precedentemente affermato, rappresentano la geometria sacra e molti simboli sacri. Vediamone alcuni…
dreamcatcher, ovvero l’acchiappasogni dei nativi americani
– le eclissi, infatti si sostiene che nell’apocalisse (termine che deriva dalla pariola greca apokalypsis che significa rivelazione di un segreto) ci saranno molte eclissi. Invero l’apocalisse non è da considerare un fenomeno futuro poiché è largamente probabile che l’umanità stia già attraversando l’apocalisse stessa
-stella a sei punte (l’esagono rappresenta il completamento dell’opera e il 6 è considerato dai pitagorici il numero perfetto)
– Graal, simbolo dell’unità e della conoscenza ermetica
– la scritta OMO
–  il simbolo Ank, simbolo di vita e di immortalità
– l’ occhio di Horus, figlio di Iside ed Osiride presso l’antico Egitto. E’ l’occhio che tutto vede e tutto purifica.
Oltre alla raffigurazione dei suddetti simboli vi è un evento molto interessante che vale la pena menzionare: nel 1974 il radiotelescopio di Arecibo, a Porto Rico, inviò nello spazio un messaggio in direzione della costellazione di Ercole. Era uno schema di 73 righe in numeri primi e a livello molto schematico rappresentava un uomo, il carbonio (elemento più diffuso nella Terra) e il numero 4 miliardi, cioè la quantità della la popolazione  umana terrena.
Nel 2001 a Chilbolton, in Inghilterra, proprio nei pressi di un radiotelescopio, arrivò (sempre in codice binario) la risposta del messaggio sotto forma di pittogramma (era quasi identico al nostro, cambiavano solo alcuni elementi, ad esempio il silicio in luogo del carbonio e 9 miliardi in luogo di 4 miliardi), insieme ad un altro pittogramma rappresentante un sorprendente volto umano. L’anno precedente questa apparizione fu scoperto, sempre nella stessa zona, un pittogramma che sembrava rappresentare una grande astronave. Alcuni hanno pensato che si trattasse di uno scherzo, tuttavia vale la pena riflettere…
E’ inoltre da ricordare che il fenomeno dei cerchi del grano va avanti da almeno 30 anni e molte eclissi che essi hanno raffigurato si sono posteriormente verificate a livello effettivo.
Tra i vari crop circles ce n’è anche uno che raffigura il calendario Maya e anche questo, così come le eclissi, possiamo considerarlo “profetico”. Il calendario maya arriva fino al 2012, data per la quale è previsto un avvicinamento di Venere alla Terra, avvicinamento che provocherà un salto vibrazionale, un cambiamento.   Il 2012 non è poi molto lontano e per quel cambiamento dobbiamo essere preparati, innanzitutto sviluppando pensieri positivi di amore e di pace ed avvicinandoci alla spiritualità che altro non è che la parte più vera e profonda di noi. Gli autori dei crop circles stanno cercando di ricordarci qualcosa e lo stanno facendo con molta urgenza! Tra le molteplici teorie sui cerchi nel grano ve ne è una che sostiene che sarebbe proprio la Madre Terra a crearli per avvisarci che distruggendo l’ambiente stiamo andando incontro a catastrofiche conseguenze. Questa teoria abbraccia quella di Colin Andrews il quale ha incontrato gli Hopi che  gli hanno riferito che la Terra è in difficoltà e che i pittogrammi sono un modo per parlare alle nostre coscienze: ci basterà osservarli per recepire il messaggio (in quanto i simboli vanno direttamente nell’inconscio). Qualcuno ci osserva e sta cercando di aiutarci. Ora non dobbiamo più pensare chi è che crea i cerchi nel grano. Non c’è più tempo. Ora dobbiamo solo recepire il messaggio.

Bibliografia:
Hesemann, M. (1993) Botschaft aus dem kosmos, Verlag “ Die Silberschnur„ trad. it. Il mistero dei cerchi nel grano (1994) Edizioni Mediterranee, Roma
Hesemann, M. (2002) Die Kornkreis-Chroniken, Verlag “ Die Silberschnur„ trad. it. I nuovi cerchi nel grano (2002), Edizioni Mediterranee, Roma

Webgrafia:
http://www.acam.it/stonehenge.htm
http://www.etanali.it/stonehenge.htm
http://www.croponline.org/messaggicosmo.htm

Articolo:
Foschi, V. I cerchi nel grano in  http://www.neteditor.it/opere/leggi.php?opera=10671

Altre fonti:
Videocassetta: I luoghi del mistero, by Hobby & Work
Conferenza I cerchi nel grano. Messaggi fra cielo e Terra tenuta dal C.E.A a L’Aquila i 2 giugno 2004
Conferenza I Celti tenuta dal C.E.A. a Popoli (PE) il 12 settembre 2005
Conferenza I cerchi nel grano tenuta dal C.E.A. a Popoli (PE) il 18 settembre 2005.


Mail: baffinet@lycos.it
Autore: Leonella Cardarelli

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