Un’eccezionale scoperta archeologica risalente a oltre 5.000 anni fa a due passi dal castello dell’Innominato, al confine tra Vercurago e Lecco. Con la prima visita di oggi aperta al pubblico in occasione della festa di San Girolamo, sono stati svelati i segreti e i ritrovamenti frutto degli importanti scavi archeologici voluti dalla Soprintendenza nell’area della Rocca di Chiuso.
Innanzitutto un’antichissima stele risalente all’età del Rame, e poi ancora un piccolo insediamento con strumenti per la preparazione dei cibi e perfino i resti di un santuario pagano.
Nel 1988 era già stata portata avanti una prima campagna di scavi, ora un nuovo intervento che in primavera potrebbe con tutta probabilità avere un seguito vista la grande scoperta portata alla luce dal team di tecnici e studiosi guidati da Alice Maria Sbriglio, funzionario responsabile della Sovrintendenza archeologia Belle arti e paesaggio per le province di Lecco, Como, Sondrio e Monza Brianza.
“I risultati di questi scavi, iniziati a ottobre, sono andati oltre ogni aspettativa – ha confermato Alice Maria Sbriglio, che potete ascoltare nel video – Abbiamo fatto una scoperta davvero rara, con materiali risalenti dall’XI al V secolo avanti Cristo. Età del Bronzo e non solo, ‘Aprendo’ siamo infatti andati ancora più indietro nel tempo, ritrovando un prezioso frammento di statua stele, di circa 70 per 70 centimenti, risalente all’Età del Rame. Si tratta di una scoperta importantissima come quella dell’estate scorsa a Berbenno, in Valtellina”.
“L’elemento importante è che statue stele qui non erano mai state scoperte, è la prima nel Lecchese, erano presenti solo in Valtellina e in Valcamonica. È poi emersa un’area santuariale pagana. Ora – ha aggiunto la funzionaria della Sovrintendenza – l’obiettivo è quello di poter svolgere altri scavi per portare alla luce altri materiali dal grande valore e significato storico”.
L’area interessata dal lavoro archeologico è ampia 100 metri quadrati e come detto sorge nell’area verde posta poco sotto il castello dell’Innominato di manzoniana memoria.
È facilmente raggiungibile partendo a piedi dal posteggio della basilica di San Girolamo, percorrendo poi la salita delle cappellette fino al santuario della Valletta e la Rocca.
Autore: Matteo Filacchione
Fonte: leccotoday.it 7 feb 2025