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LATISANA (Ud). Sempre più romana, sulla via Annia.

latisanotta
Latisana si riscopre sempre più di epoca romana. Dopo i ritrovamenti qualche anno fa da parte di un gruppo di appassionati ricercatori di antichità (poi costituitosi nell’associazione Apicilia) di un tratto di muro con conseguente raccolta di una quantità di piccoli reperti di varia tipologia, è di qualche settimana fa l’ultimo ritrovamento a Latisanotta.
In realtà nei campi di Selva di Sopra, lungo la strada che da Crosere conduce a Latisanotta, ogni volta che il vomere scava in profondità, vengono portati alla luce diversi reperti.
«Tutte testimonianze inequivocabili della presenza di un insediamento romano di dimensioni rilevanti a circa un centinaio di metri distanza dal tracciato della Via Annia che collegava Concordia e Aquileia – spiega lo storico Vinicio Galasso – potrebbe trattarsi della struttura residenziale poi riferita come mutatio Ad Paciliam nell’Itinerarium Burdigalense oppure di una villa rustica, ubicata nelle immediate propaggini della strada, eretta nel dinamico periodo della centuriazione e urbanizzazione del vasto agro aquileiese».
È stato lo stesso proprietario del terreno Ivano De Marchi ad accorgersi di due grandi frammenti di tegole, uno corredato di iscrizione e l’altro decorato con un motivo figurativo di difficile lettura grafica: «Lo scioglimento dell’epigrafe recita “tegola di Caio e Marco Epidii” – spiega ancora Galasso – e va strettamente accomunata al frammento di laterizio rinvenuto qualche anno fa nello stesso sito dal bravo De Marchi, che reca impresso il bollo “tegola di Caio Tito Hermeros”. Citando la catalogazione dell’archeologa Cristina Gomezel cronologicamente possiamo assegnare questi laterizi alla metà del I secolo d.C. e così retrodata la romanità di Latisana almeno all’epoca degli imperatori Tiberio e Nerone».

Fonte: Messaggero Veneto.it, 03 luglio 2011

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