La collaborazione iniziata più di un anno fa tra il Museo Egizio di Torino, l’Istituto di Radiologia delle Molinette e il Museo di Antropologia ha fornito i primi risultati. Sono infatti state esaminate dieci mummie (otto adulti e due bambini), che sono state sottoposte a tac. Durante gli esami è stata accertata l’esistenza di malattie anchilosanti e vascolari e si è scoperto che nell’Antico Egitto si soffriva di artrosi. Grazie al controllo dell’accrescimento osseo è stata anche ricostruita l’età delle mummie, che generalmente non andava oltre i 25 anni per le donne (per lo più destinate a morire di parto) e i 35 per gli uomini. Interessante anche la scoperta che in alcune di queste mummie è ancora conservato il cervello, fatto insolito dal momento che nell’antico Egitto il cervello veniva estratto prima della mummificazione perché considerato poco importante. Ultimo interessante dato la ricostruzione che verrà fatta del volto di queste mummie. L’èquipe prima descritta sarà infatti affiancata da alcuni esperti della polizia scientifica, incaricati di ricostruire la faccia di personaggi vissuti qualche millennio fa: sarà interessante visitare le sale del Museo Egizio di Torino osservando le mummie e la ricostruzione del loro volto che verrà collocata al loro fianco. Nei prossimi mesi gli esami verranno ripetuti su altre tre mummie, le sorelle dai nomi curiosi “Gatta”, “Topo” e “Buon Anno” e poi sul famoso architetto Kha.
Fonte: La Repubblica
Autore: Marina Paglieri
Cronologia: Egittologia
LA TAC ANCHE PER LE MUMMMIE
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