“Nel primo Medioevo erano state le schiese e i monasteri a pensare ai poveri e agli ammalati … ma il servizio prestato agli ospiti non era quasi mai stato considerato come l’occupazione principale di una comunità religiosa. Una svolta si ebbe all’epoca della riforma gregoriana, quando i laici cominciarono a partecipare più attivamente alla vita pubblica della Chiesa. Dal XII secolo si trovano abbastanza diffusi in tutti i paesi d’Europa degli ospedali guidati da confraternite … di chierici o di laici, dalle quali talvolta si svilupparono nuovi ordini: gli ordini ospedalieri cavallereschi e non cavallereschi di quest’epoca” (H. Jedin, Storia della Chiesa, Vol. V/1, Jaca Book, Milano 1976, pp. 260-261).
Di uno di questi ordine, forse il prototipo, si parla nelle pagine di questo volume.
Mons. Italo Ruffino offre una ricerca che scava nelle vicende di sette secoli di storia dei Canonici Regolari di sant’Antonio del Viennese.
Egli infatti parte dall’Ospedale di Sant’Antonio di Ranverso (To), descrivendone la fondazione e lo sviluppo, per passare ad esaminare tutti gli Ospizi ospedalieri dell’Alta Val di Susa. Descrive poi la diffusione dell’Ordine ospedaliero di Sant’Antonio di Vienne in Francia, per illustrare in seguito le prime fondazioni ospedaliere Antoniane in Alta Italia. Torna sui Canonici Regolari di Sant’Agostino di Vienne, per passare sull’antico Ospedale di S. Antonio di Roma.
E’ un panorama molto vasto, che il lettore percorre con estremo interesse, perchè l’autore giustifica ogni sua affermazione e descrizione con riferimenti storici tratti da altrettanti innumerevoli documenti. Si giunge all’ultima pagina del volume con una profonda meraviglia per quanto è stato realizzato dalla Chiesa, dagli Ordini Religiosi, da semplici cristiani per venire in aiuto agli ammalati ed ai bisognosi.
Si tocca con mano che la motivazione di fondo di tante benefiche iniziative risiedeva nella profonda fede di chi si privava anche dei propri beni per aiutare quanti soffrivano per malattia o per povertà. Le pagine che l’Autore ha scritto non sono quindi solo uno studio storico, ma rappresentano un invito interiore a seguire l’esempio di chi ci ha preceduto con tanto impegno e con tanta fede concreta.
Sommario:
Studi di storia ospedaliera: le origini della Precettoria antoniana di Ranverso (Torino); studi sulle precettorie antoniane piemontesi; l’ospedale antoniano di Ranverso e l’abbazia di S. Antonio in Delfinato alla luce di un documento del 1676;
ricerche sulla diffusione dell’Ordine Ospedaliero di S. Antonio di Vienne; le prime fondazioni ospedaliere antoniane in Alta Italia; Canonici Regolari di S. Agostino di S. Antonio di Vienne; per una storia dell’Ordine Ospedaliero antoniano; fondo archivistico-bibliografico per una storia ospedaliera antoniana; canonici antoniani e monaci in alcuni documenti dell’Archivio di Ranverso; sur le chemin des hospitaliers de St. Antoine; i priori dell’antico ospedale di S. Antonio abate in Roma.
Descrizione del fondo archivistico-bibliografico: bibliografia di Italo Ruffino; bibliografia di storia ospedaliera varia; fonti e bibliografia di storia antoniana in generale; fonti e bibliografia delle precettorie antoniane francesi e belga; fonti e bibliografie delle precettorie antoniane italiane; fonti e bibliografia delle precettorie antoniane iberiche, tedesche e di altri paesi.
Appendici.
Info:
EFFATA’ Editrice, Cantalupa (To) 2006, pp. 459, € 25,00
Mail: info@effata.it
Cronologia: Arch. Medievale
Link: http://www.effata.it