Si segnala lo stato di degrado che subiscono le nostra aree archeologiche. Eccone alcune:
– in Sicilia, a Selinunte, le case e gli stabilimenti sul mare ormai stanno creando un vero cordone sanitario al Parco Regionale di Selinunte;
– in Sabina, ove l’unico tratto della Via Salaria Antica è coperta da due metri d’acqua per fornire ricovero alle trote, poverine, di uno dei tanti centri di pesca sportiva del reatino; siamo al Km. 90 dell’attuale Via Salaria;
– a Roma, l’area archeologica delle antiche terme di Vespasiamo, ove morirono lo stesso imperatore e suo figlio Tito, in totale abbandono.
Cosa dobbiamo fare per evitare questo degrado?
Autore: Federico Cattani