Archivi

ISTRANA (Tv). Palafitte, punte di frecce in felce, cocci d’anfora sono emersi nella zona di Ospedaletto, terre di Lando.

Palafitte forse anche preromane, punte di frecce in felce, cocci d’anfora, utensili, attrezzi, ceramiche colorate: è il materiale rinvenuto nelle adiacenze delle risorgive del Sile, in territorio di Ospedaletto denominato “Riva Alta”, che ha svelato un insediamento abitativo risalente al IX secolo a.C., con tanto di area commerciale e produttiva che fruiva dell’uso delle acque per le proprie attività e come protezione dalle invasioni.
Un vero e proprio scrigno di storia emerso durante i lavori campestri di Giulio Lando, da cui la denominazione di “Sito archeologico terre di Lando”.
Si è improvvisato archeologo, conservando accuratamente i pezzi e informando chi di dovere. Tutto ciò è stato reso pubblico nel corso di un affollatissimo incontro che si è svolto nella sala consigliare di Cà Celsi di Istrana, con l’occasione della mostra denominata “Antico Abitato” basata sulle esperienze di didattica di archeologia rilevata tra queste “alture” un tempo palustri.
La rassegna ha coinvolto 25 istituti della scuola primaria e secondaria di tutta la provincia, aderente alla “Rete Città di Treviso” e che raggruppa una comunità di 100 docenti per altrettante classi.
Negli interventi (coordinati dalla presidente la biblioteca Maria Grazia Gasparini) si sono succeduti il sindaco Marco Fighera e il vice Enzo Fiorin promotore in primis di questa ricerca, lo stesso Lando ha raccontato le sue emozioni di e, quindi, la prof. Emilia Peotini.
Dal canto suo l’archeologo incaricato prof. Pascale ha definito le «arature come uno scavo strategico – concludendo che – è da questi frammenti si racconta la storia. Proprio per questo abbiamo intenzione di allestire un museo locale, come degna collocazione del materiale all’interno dei territori dove sono stati trovati».


Fonte: Il Gazzettino on-line 16/02/2007
Autore: Riccardo Masini

Segnala la tua notizia