Il ritrovamento è sensazionale ed è una di quelle scoperte che tolgono il fiato anche agli archeologi più esperti. Oltre al fatto che potrebbe trattarsi solo della punta dell’iceberg, e che dunque nella stessa area in futuro possano venirne alla luce altre. Ci troviamo nel cuore di Istanbul e quì un team di archeologi ha portato alla luce tre enormi statue bizantine alte circa due metri e databili tra il V ed il VI secolo.
Gli studiosi che hanno determinato che le statue hanno almeno 1.500 anni, ritengono che si trattino di monumenti funerari allora preparati per le sepolture di personaggi importanti dall’impero bizantino. Infatti guardandole con attenzione si può notare, oltre alla figura scolpita, la presenza di segni e simboli che consentono di ricavare preziose informazioni sia sul mestiere che sullo status e sulla posizione sociale di chi è stato sepolto nella chiesa di San Polyeuktos, eretta tra il 524 e il 527 d.C.
Infatti la scoperta è avvenuta proprio in questa struttura, riportata alla luce nell’area di Sarachane e andata ad arricchire il patrimonio storico e culturale della Turchia diventando una preziosa meta turistica.
In passato, quando la città si chiamava Costantinopoli, era considerata il fulcro della vita, dal momento che, fino alla costruzione Basilica di Santa Sofyadella, era considerata la chiesa più grande della capitale dell’Impero Romano d’Oriente. Le statue si trovavano ad una profondità di appena 70 cm e non è da escludere che possano essercene altre (immagini Istanbul Metropolitan Municipality).
Autore: Daniele R.
Fonte: www.scienzenotizie.it, 8 lug 2023