La città di Istanbul, dove si sono alternate per millenni decine di civiltà e culture, non finisce di regalare sorprese inaspettate e geologi e archeologi. Nel corso degli scavi per la realizzazione di una rete ferroviaria locale, sono emersi i resti di un villaggio del neolitico, risalente a 8.500 anni fa.
La singolarità del ritrovamento è che, oltre alle fondamenta di case e alle sepolture, è stata ritrovata una grande vasca adibita a discarica di rifiuti di vario genere. Al suo interno sono stati ritrovati resti di conchiglie, che lasciano immaginare che gli abitanti del villaggio si nutrissero di pesce e molluschi di mare, ma anche selci scolpite e reperti più recenti, come aghi, cucchiai fatti di osso o vasi del periodo bizantino.
Il sito, affidato ora agli esperti del Museo archeologico di Istanbul, si trova a 50 metri dal mare e un chilometro e mezzo dal distretto di Pendik, sulla parte asiatica di Istanbul.
Gli archeologi si stanno concentrando in particolare sui possibili rapporti che il villaggio aveva con alcuni villaggi vicini, i cui resti sono stati rinvenuti sempre a Pendik o nel quartiere vicino Yenikapi, nel corso degli scavi per la realizzazione del progetto Marmaray, una futuristica linea ferroviaria sottomarina.
Fonte: http://www.ilgiornale.it, 10 gen 2013