Scoperte da quattro sub, nello specchio di mare antistante Cesarea, circa 2.000 monete, per un peso di sei chili, risalenti a circa mille anni, al periodo Fatimida, e conservate talmente bene da avere impressionato gli studiosi. E’ la più larga raccolta di monete antiche d’oro mai scoperta in Israele, rinvenuta in uno dei siti archeologici romani più importanti e più visitati di Israele.
Non si esclude che ci possano essere altri reperti sotto la sabbia oltre a quelli già riportati a galla. Le monete – ha ipotizzato Jacob Sharvit, il responsabile della sovrintendenza – forse provengono da una nave, naufragata in prossimità della costa, che trasportava in Egitto, ”il ricavato delle tasse” locali. Oppure, ”servivano a pagare gli stipendi dei soldati delle guarnigioni fatimidi di stanza a Cesarea”.
Ma c’e’ anche la possibilità che il carico di oro appartenesse ad una grande nave mercantile che faceva affari lungo le città costiere del Mediterraneo prima di affondare.
Le monete sono di due tagli: dinaro e quarto di dinaro. Sul conio hanno stampigliate le insegne di vari posti del Califfato dei Fatimidi, grande impero che copriva gran parte del Medio Oriente, dell’Africa del nord e la Sicilia. I Fatimidi, partiti dalla Siria, conquistarono l’Egitto facendo del Cairo la loro capitale: regnarono dal 909 al 1171. La maggior parte delle monete hanno il segno del Califfo Al-Hakim (996-1021) e di suo figlio Al-Zahir (1021-1036) e furono coniate soprattutto in Egitto e nel Nord Africa.
Fonte: www.ansa.it , 19 feb 2015