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INGHILTERRA. Scoperto un dodecaedro romano perfettamente conservato.

inghilterra

È costruito in metallo (ma in passato ne hanno trovato anche qualche esemplare in pietra), ha le dimensioni di un’arancia ed è composto da 12 facce, ognuna delle quali caratterizzata da un foro circolare e pomelli sporgenti, che gli conferiscono una forma bizzarra. Il dodecaedro romano è uno degli oggetti più enigmatici mai costruiti nell’antichità.
Dal XVIII secolo, ne sono stati trovati più di un centinaio di esemplari, ma gli studiosi si interrogano ancora oggi su quale fosse la sua specifica funzione. L’ultimo straordinario rinvenimento di un dodecaedro, conservato in perfette condizioni, è avvenuto nelle campagne del Lincolnshire, in Inghilterra, a opera di un gruppo di archeologi dilettanti.
Gli scavi che hanno portato alla sua scoperta sono stati condotti da un’organizzazione di volontari locali (il Norton Disney History and Archaeology Group) in un appezzamento di terreno a poco più di 50 km a sud est di Sheffield, ed erano iniziati già qualche anno fa, portando al recupero di numerosi reperti d’epoca romana, tra cui ceramiche del II-IV secolo, monete e vari altri materiali. Il dodecaedro, invece, è saltato fuori a sorpresa la scorsa estate, nel penultimo giorno di lavori in una delle trincee prese di mira dagli studiosi.
Il manufatto, largo 8,6 cm e del peso di appena 254 grammi, è attualmente esposto al National Civil War Center presso il Newark Museum, in Inghilterra, e la sua esistenza è stata resa nota solo all’inizio del 2024, nel corso di un programma archeologico della BBC intitolato “Digging for Britain”.
Dalle analisi è stato appurato che fu realizzato con diversi metalli (75% rame, 7% in stagno e al 18% piombo), ma ciò che lo rende originale sono le sue perfette condizioni di conservazione (caso più unico che raro quando si tratta di dodecaedri, spesso ridotti in frammenti), nonché il fatto che sia il solo esemplare mai scoperto nella regione delle Midlands. Non bastasse, stando agli archeologi, il reperto è stato riesumato nella posizione esatta in cui i suoi possessori lo lasciarono 1.700 anni fa. Un’altra circostanza non usuale, dato che molti dei dodecaedri conosciuti oggi, soprattutto quelli riportati alla luce tra il XVIII e il XX secolo, sono stati rimossi dal contesto del ritrovamento.
Ma a cosa serviva, esattamente, questo arnese costruito con tanta cura? L’interrogativo rimane ancora senza risposta. Nessuna fonte antica ci fornisce infatti degli appigli per capire quale fosse la ragione per cui i romani creavano dei manufatti così strani.
Al riguardo, da tempo sono sorte le teorie più diverse: alcuni sostengono che il dodecaedro fosse un semplice dado o un utensile d’uso quotidiano, altri uno strumento di misurazione del tempo simile a un calendario (e usato a fini agricoli) o addirittura un amuleto legato a pratiche religiose e rituali. Fino a oggi, nessuno è riuscito a risolvere il mistero.

Autore: Massimo Manzo

Fonte: www.focus.it, 9 feb 2024

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