Vividi affreschi di tori, cavalli ed altri animali, incisi da artigiani dell’Età della Pietra ornano le pareti di molte grotte d’Europa. Gli esempi più spettacolari ci sono offerti ad Altamira in Spagna ed a Lascaux in Francia.
Per molti anni la totale assenza di simili forme di arte rupestre nel Regno Unito databile allo stesso periodo, aveva lasciato i ricercatori interdetti. L’Inghilterra era abitata, dopo tutto. E, nel corso dell’intera Era Glaciale, era collegata all’Europa continentale da un ponte di terra.
Lo scorso anno i ricercatori avevano scoperto qualche incisione di uccelli ed animali, piuttosto stilizzati, nelle grotte di Creswell Crags, una gola calcarea nel Nottinghamshire, Inghilterra del Nord.
La scoperta provò per la prima volta che anche gli antichi inglesi erano in grado di produrre opere d’arte, simili a quelle dei loro “cugini” paleolitici nel resto d’Europa.
Ora, nuove estensive survey rivelano che le grotte inglesi potrebbero racchiudere la più elaborata arte rupestre dell’Era Glaciale mai scoperta. Fino a 80 incisioni di animali, donne danzanti, e disegni geometrici sono stati scoperti di recente.
SIGNIFICATO COSMOLOGICO
Gli autori della scoperta sostengono si tratti della testimonianza più importante dal Paleolitico Inglese dopo i resti di ominidi di 500,000 anni, scoperti a Boxgrove, nel West Sussex, nel 1993.
“Lo scorso anno siamo rimasti sbalorditi davanti ad una mezza dozzina di immagini isolate” ha dichiarato Paul Pettitt, un archeologo dell’Università di Sheffield, uno degli autori delle scoperte. “Ora sembra che vi siano più di dieci volte quel numero di incisioni”.
“Questa scoperta rappresenta il soffitto più riccamente inciso di tutta l’arte rupestre… e dimostra che questa espressione artistica era diffusa attraverso un’area geografica molto più ampia di quanto pensassimo originariamente” ha dichiarato.
Le immagini della grotta comprendono bisonti, cavalli selvatici, orsi ed ibex – una specie che si estinse in Inghilterra alla fine dell’Era Glaciale circa 10,000 anni or sono. Altri soggetti includono le stilizzazioni di quelle che si ritiene rappresentino donne danzanti e rappresentazione di genitali femminili, ha dichiarato Pettitt. Entrambe le forme sono tipiche dell’arte rupestre continentale dello stesso periodo.
Le donne danzanti potrebbero avere un qualche antico significato religioso o cosmologico, ha dichiarato Pettitt. “L’arte forse si richiama a danze spirituali tenute per qualche importante evento religioso”.
GLI INGLESI PER PRIMI
Pettitt ed i suoi colleghi archeologi Sergio Ripoli, dell’Universidad Nacional de Educación a Distancia di Madrid, e Paul Bahn, un esperto indipendente di arte rupestre, avevano scoperto innanzitutto un piccolo numero di incisioni nell’aprile del 2003 in grotte conosciute per essere state abitate prima della fine dell’Era Glaciale.
Altri reperti archeologici, come figure e spilli incisi nell’osso, erano stati trovati in precedenza a Creswell Crags. Gli oggetti, che si datano da 12,000 a 13,000 anni or sono, hanno indotto Pettitt ed i suoi colleghi ad esaminare attentamente il sito alla ricerca di arte rupestre.
La scoperta di incisioni da parte dei membri del team era stata ampiamente riportata dai media lo scorso anno, dal momento che si trattava dell’unica scoperta Paleolitica conosciuta fino ad allora nel Regno Unito.
La maggior parte dell’antica arte rupestre inglese è infatti 8,000 anni più recente di quella di Creswell Crags, e si trova sulle pareti di rocce esposte, e non all’interno di grotte.
Pettitt ha dichiarato che il suo team ha usato la “comparazione stilistica” con l’arte rupestre continentale e la datazione al carbonio sui reperti di Creswell Crags per fissare una data approssimativa, lo scorso anno.
Ad ogni modo, i suoi collaboratori all’Università di Oxford, stanno completando quella che è nota come datazione delle serie di uranio. Questo tipo di datazione, che misura il tasso di decadimento degli isotopi di uranio, è un metodo utile per datare manufatti che non contengono carbonio e non possono dunque essere sottoposti alla più comune datazione al radiocarbonio.
I risultati saranno presto resi noti e verificheranno la data stimata dell’arte rupestre.
Stalattiti di lenta crescita ed altre aggregazioni di minerali, che si sono sovrapposte alla superficie di alcune incisioni, sono già un utile indicatore della provenienza preistorica delle figure.
“BARRIERA PSICOLOGICA”
Alcuni esperti hanno obbiettato che le pitture rupestri degraderebbero rapidamente nell’umido clima inglese.
Jon Humble, ispettore di antichi monumenti per il corpo di conservazione governativo dell’English Heritage con sede a Northampton, suggerisce invece che alcuni esperti siano stati troppo frettolosi a liquidare la possibilità che arte rupestre risalente al Paleolitico possa ancora essere trovata in Inghilterra.
“Vi è sempre stata una sorta di barriera psicologica all’esistenza di arte rupestre in Inghilterra… ma mai una spiegazione soddisfacente del perché non ve ne fosse” ha spiegato.
La scoperta spettacolare a Creswell Crags ha finalmente collocato anche la Gran Bretagna sulla mappa dell’arte rupestre, ha dichiarato Humble. “I popoli di Creswell Crags, 13,000 anni or sono, hanno letteralmente inciso questo posto nella preistoria, nel presente, e quindi nel futuro.”
Le incisioni non erano state notate in precedenza, perché era quasi impossibile identificarle. Nel corso degli anni gli agenti atmosferici ne avevano alterato le sembianze, impoverendole.
“Ma ora sappiamo cosa cercare” ha dichiarato Pettitt. “Ho idea che vi sia molta arte rupestre inglese che attende solo di essere scoperta”
Prima della scoperta di Creswell Crags, sono riportati solo due esemplari precedenti di arte inglese paleolitica.
Una si è poi rivelata uno scherzo, l’altra un falso allarme.
Fonte: Newsletter Archeologica – newsarcheo@yahoo.it http://www.nationalgeographic.com/ – 18/08/04
Autore: Eleonora Carta
Cronologia: Preistoria