Una villa rurale romana, risalente al III secolo d. C., è stata trovata, sotto un prato, standosene semplicemente al computer e utilizzando un programma satellitare gratuito, facilmente rintracciabile sul motore di ricerca: Google Earth.
Selezionando una zona specifica, è possibile compiere il “sorvolo” di campi, boschi e radure, alla ricerca dei segni geometrici di antichi edifici sepolti. L’erba, come ben sappiamo, resta verde e florida nei punti di terreno libero, mentre ingiallisce più facilmente o cresce più stentatamente nei punti in corrispondenza con muri sepolti. E questi muri si rivelano sul terreno, proprio come fossero progetti architettonici, sul campo verde.
E’ stato in questo modo che un gruppo di ricercatori inglesi ha individuato le strutture sepolte e si è giunti allo scavo effettuato dalla Kent Archaeological Society con volontari della comunità locale. La scoperta è avvenuta nella zona del North Downs, una catena di colline calcaree nel sud dell’Inghilterra.
Grazie all’identificazione del luogo e all’indagine di scavo sono così state portate alle luce le fondamenta murarie della villa principale, un pilastro dell’ipocausto – il sistema di riscaldamento a pavimento, centralizzato – Tra i reperti anche un ornamento per cintura a forma di anfora, che gli archeologi inglesi fanno risalire al 375 d.C. circa, una piccola chiave romano-britannica, due monete del IV secolo d.C., ceramiche e intonaco murale dalla villa principale.
Ma le indagini sono solo iniziate e proseguiranno nei prossimi mesi.
Fonte: www.stilearte.it, 3 nov 2022