Nel 2012 la scoperta di un antico frammento di papiro che sembrava provare che Gesù era sposato, scosse la comunità degli studi biblici. Oggi ben due anni di test effettuati sul campione rivelano che il frammeno è non soltanto autentico, ma ha anche l’età giusta per essere considerato attendibile.
Il papiro, delle dimensioni di 4×9 cm, noto come “Vangelo della moglie di Gesù” e dall’autore ignoto, può essere infatti datato tra il VI e il IX secolo dopo Cristo; ma la sua origine potrebbe addirittura risalire al II o IV secolo: almeno secondo quanto sostiene uno studio pubblicato dalla Theological Review di Harvard. Il frammento, portato alla luce da Karen L. King, aveva preso il nome di “Vangelo della moglie di Gesù” per via di un passaggio, assai sorprendente, in cui Gesù parla apertamente di una sua “moglie”.
Eppure la stessa King aveva cercato, immediatamente dopo la scoperta, di ridimensionarne il peso, sostenendo che il papiro non prova che Gesù fosse sposato. Il passaggio testuale in questione affermerebbe infatti, secondo l’interpretazione della King, che tutte le donne che sono madri e mogli possono essere discepoli di Gesù.
Fatto sta che questo frammento inedito di Vangelo continua a suscitare non poche perplessità e dubbi, alimentando la curiosità degli studiosi, degli appassionati e dei credenti. I numerosi test affettuati hanno dimostrato in modo chiaro che il frammento non è in alcun modo un falso di età moderna. Nonostante ciò lo studioso Brown Leo Depuydt lo ha considerato un falso, reperendovi “errori grammaticali grossolani”.
Insomma, il mistero della moglie di Gesù resta più aperto che mai.
Fonte: Yahoo Notizie, 11 apr 2014