È decorato con immagini di due re che giocano a palla.
La National Geographic Society e la Vanderbilt University hanno annunciato di aver recuperato un elaborato altare di pietra, pesante 270 chilogrammi, rubato da un antico cortile Maya per il gioco della palla, in Guatemala. Al recupero hanno collaborato archeologi professionisti, agenti dei servizi segreti guatemaltechi e abitanti dei locali villaggi Maya. I saccheggiatori intendevano vendere l’altare all’interno del redditizio mercato clandestino delle antichità.”Si tratta di un’importante vittoria – ha commentato Arthur Demarest, archeologo della Vanderbilt University di Nashville – che ci ha consentito di salvare un vero e proprio capolavoro dell’arte Maya”. Demarest guida il Progetto Archeologo di Cancuén, che ha svolto un ruolo essenziale nel recupero dell’altare.
Il reperto è decorato con immagini di Taj Chan Ahk Ak Kalomte, il più grande dei governatori della lunga dinastia di Cancuén, mentre gioca al sacro gioco della palla con il re di un villaggio vicino.
L’altare venne posto nel cortile nell’anno 796 dopo Cristo, per essere usato come palo della porta nelle partite successive. Secondo Demarest, il gioco era tanto un rituale quanto uno sport, e si svolgeva per celebrare le visite di stato e per sancire le alleanze regali.
Un altro altare proveniente dallo stesso campo è stato scavato nel 1915 ed è attualmente esposto al Museo Nazionale di Archeologia del Guatemala.
Fonte: Le Scienze on line 11/11/03
Autore: Redazione
Cronologia: Arch. Precolombiana