Un relitto del IV sec. a. C. è stato scoperto nelle acque prospicienti l’isola greca di Chios grazie alle indicazioni fomite dal ricercatore subacqueo Mimmo Macaluso, riberese, responsabile del nucleo operativo subacqueo della Lega Navale saccense.
“La ricerca è solo all’inizio – dice Macaluso – e potrebbe portare al rinvenimento di diversi relitti navali, anche secenteschi”. Tutto questo dopo che l’architetto e storico navale Evangelos Angelakos, sindaco dell’isola di Inousses, presso Chios, ha ricevuto da Macaluso un dossier con le indicazioni della presenza di diversi relitti navali ed il suggerimento ad avviare una campagna di ricerca sottomarina.
Macaluso, ispettore onorario dell’assessorato regionale ai beni culturali della Sicilia, ha segnalato, negli anni, numerosi siti d’interesse archeologico e consentito, recentemente, il rinvenimento di strutture portuali cinquecentesche nel mare di Verdura, tra Ribera e Sciacca.
Tra Macaluso e l’architetto Angelakos, uno dei maggiori armatori della Grecia, c’è un doppio legame, dovuto al ritrovamento di un veliero greco naufragato presso Seccagrande di Ribera nel 1906 e rinvenuto dal ricercatore subacqueo ed alla consegna alla cattedrale di Inousses di una reliquia di San Nicola ottenuta dal Vaticano tramite il sacerdote riberese Antonio Marino.
Macaluso è cittadino onorario di Inousses. Il ministero della cultura della Grecia grazie al dossier ha fatto intervenire una nave da ricerca oceanografica, chiamata Elkebe, dotata di side scan sonar e di un Rov, veicolo robotico filoguidato, che ha localizzato un primo relitto nello stretto di Chios. “Gli archeologi greci – dice Macaluso – hanno ritenuto opportuno effettuare il rilevamento del relitto senza procedere al recupero del carico di anfore, numerosissimo ed integro, limitandosi a prelevarne soltanto due, per meglio tipizzarle. La ricerca – continua – è appena iniziata e sicuramente riserverà altre sorprese”.
Fonte: Il Giornale di Sicilia Agrigento – 19/05/05
Cronologia: Arch. Greca