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GRAN BRETAGNA.Trovati resti di legionario romano sepolto a faccia in giù, con spada, fibula d’argento e grossi chiodi al collo e ai piedi.

gran bretagna

Il giovane legionario romano fu forse crocifisso prima di essere sepolto, in un terreno del Galles, a faccia in giù, con la spada, il mantello e una splendida fibula a balestra, d’argento? I resti del suo corpo sono stati trovati e recentemente studiati in quello che, all’epoca della sepoltura – III secolo d. C. – doveva essere un campo aperto, in piena campagna. Grossi chiodi sono presenti all’altezza delle parti posteriori delle ossa del collo, delle spalle e dei piedi. Nei pressi della tomba del militare romano sono state trovate altre tre sepolture, in una delle quali era stato inumato un altro uomo a cui era stata tagliata la testa che poi gli fu posta tra i piedi. Un abbinamento, tra le due tombe, che fa pensare a una doppia esecuzione.
Il ritrovamento di tombe abbinate di questo tipo – un uomo sepolto prono e un altro decapitato, con la testa tra i piedi – è piuttosto diffuso nell’ambito romano nella Britannia dell’epoca, ma casi analoghi sono presenti anche in Svizzera e in Francia. Al punto che gli archeologi britannici si sono chiesti se fosse sopravvenuta una nuova modalità di sepoltura. In verità, da quanto è possibile stabilire, ci dovremmo trovare al cospetto di legionari romani decapitati o uccisi e sepolti in questo modo, probabilmente in seguito ad esecuzioni capitali. Furto, intelligenza con il nemico, grave insubordinazione.
gran bretagnaIn un territorio di conquista il pugno di ferro dei vertici militari si abbatteva sui comportamenti incongrui dei propri uomini. Non stupisce peraltro il fatto che i corpi non fossero abbandonati, ma divenissero oggetto di accurate sepoltura – e ciò è assolutamente evidente nella tomba del legionario – un rito che riconosce, al di là degli errori commessi dal giustiziato, una comune origine etnico-politica, degna del massimo rispetto. Il militare peraltro è stato sepolto con la propria spada – una lunga spatha da cavalleria – e con la fibula d’argento, oggetti che avrebbero avuto un certo valore, ma che non furono sottratti al cadavere.
La tomba è stata portata alla luce a Vale of Glamorgan (Galles – Gran Bretagna) dagli archeologi di Rubicon Heritage Services, durante scavi preventivi effettuati in vista della realizzazione di una strada .
La sepoltura è stata datata, dagli archeologi britannici, al III o IV secolo. Il soldato romano aveva un’età compresa tra i 21 ei 25 anni. L’ispezione del patologo ha permesso di stabilire che, al momento della morte, il giovane soffriva di un’infezione all’osso mastoideo, probabilmente a causa della degenerazione di una carie. Lo studio degli isotopi stabili del suo corpo permette di stabilire che egli non era nato e cresciuto nella zona in cui è stato sepolto. La marcatura isotopica porterebbe a quadro compatibile con un territorio a Est del Galles, ma anche – evidentemente – con altre zone dell’impero.
Anomala la presenza di grossi chiodi all’altezza del colo, della spalla e dei piedi.
La fibula a balestra d’argento indica certamente un elevato rango del giovane defunto. La spatha trovata sotto il suo corpo, indurrebbe a pensare che egli appartenesse alla cavalleria. La spatha presenta una lama molto più lunga del gladio – 80–100 cm –
«I cavalieri portano una grande spada sul fianco destro (spatha), – scriveva in quell’epoca lo storico romano Flavio Giuseppe – impugnano una lunga lancia (hasta), uno scudo (clipeus) viene quindi posto obliquamente sul fianco del cavallo»
La spatha era utilizzata dai legionari romani a cavallo assieme al clipeo (scudo rotondo), essa si distingueva dal gladio (spada corta) usato dalla fanteria assieme allo scutum rettangolare. I combattenti a cavallo usavano la spatha e non il gladio per via della lunghezza della lama, che permetteva di colpire il nemico più in basso.

Fonte:www.stilearte.it, 15 lug 2023

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