Studi precedenti attribuivano alle immagini soltanto mille anni.
Alcune delle più celebri pitture rupestri del mondo sono almeno tre volte più antiche di quanto si ritenesse in precedenza. Lo sostengono ricercatori di università britanniche e australiane dopo aver utilizzato le più recenti tecnologie di datazione al radiocarbonio.
Studi precedenti sui dipinti rupestri di uKhahlamba-Drakensberg, in Sud Africa, un sito della World Heritage, avevano attribuito loro meno di 1000 anni di età. Ma il nuovo studio, effettuato da archeologi dell’Università di Newcastle upon Tyne e dell’Australian National University di Camberra, stima che le immagini furono create almeno 3000 anni fa.
La scoperta, pubblicata sulla rivista “South African Humanities”, presenta forti implicazioni per la studio della vita degli artisti e dei cambiamenti sociali avvenuti nel corso degli ultimi tre millenni. Quando gli europei si trovarono di fronte per la prima volta ai dipinti rupestri nella regione montuosa di uKhahlamba-Drakensberg, circa 150 anni or sono, li considerarono primitivi e rozzi. Oggi gli esperti ritengono l’area una delle più importanti nel mondo per quanto riguarda l’arte rupestre, con la maggior concentrazione di pitture a sud del Sahara. I dipinti, opera di cacciatori-raccoglitori San che si stabilirono nella regione quasi 8000 anni fa, sono stati realizzati usando principalmente pigmenti neri, bianchi, rossi e arancioni.
Raffigurano scene con animali e uomini che rappresenterebbero le credenze religiose dei San.
A.D Mazel & A.L. Watchman, Dating rock paintings in the uKhahlamba-Drakensberg and the Biggarsberg, KwaZulu-Natal, South Africa. South African Humanities, Vol. 15, pagg. 59-73.
Fonte: Le Scienze on line 18/02/04
Cronologia: Preistoria