Nuove scoperte a seguito degli scavi archeologici in corso in Campo Patriarca Elia a Grado.
Oltre al corpicino trovato nelle settimane scorse da parte della ditta Archeotest di Trieste, ora sottoposto a studio da parte di un’antropologa fisica, sono altri tre i corpicini trovati nel secondo saggio, a ridosso di Calle Burchio. Da una prima analisi è possibile far risalire tale ritrovamento al periodo alto medioevale, contemporaneo allo scheletro ritrovato nel primo saggio, quello a ridosso di Calle Marchesan. Ancora, nel secondo saggio sono ben visibili due tratti di mura di una struttura che secondo gli archeologi risale al 1200, poi distrutta attorno al 1500 dopo Cristo.
Nel primo saggio sono state rilevate le tracce di un grande focolare, a forma rettangolare, che faceva parte probabilmente del piano a terra di un edificio a due livelli che poteva essere, secondo i reperti emersi in questi giorni di fine maggio 2018, delle stesse dimensioni dell’edificio adiacente, ovvero l’ex Canonica. Risulta che è stata utilizzata dell’argilla come legante per questi muri, indizio che aiuta a datare l’edificio all’alto medioevo.
Il funzionario archeologico Ventura della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio del Fvg ritiene sia necessario scavare ancora, così da ottenere tutti i dati necessari alla valutazione della compatibilità della messa a dimora delle piante previste nel progetto; il lavoro degli archeologi è stato prorogato quindi fino al 16 giugno. Tutto è iniziato, infatti, con un piccolo progetto di miglioria urbana: la creazione di alcune aiuole. Durante le prime fasi dell’opera sono venuti alla luce i resti delle strutture medievali.
Autore: Paola Treppo
Fonte: www.ilgazzettino.it, 27 mag 2018