Questo studio di anatomia comparata e di fisiologia evidenzia l’importanza di alcuni fattori fisici che regolano l’emodinamica cerebrale. Il cervello umano non è un blocco tissutale omogeneo, ma un sistema oscillante in equilibrio instabile. L’esempio di uno dei fondatori della cibernetica, W. Ross Ashby: un funambolo resta in equilibrio solo compiendo dei continui movimenti irregolari con l’asta nelle mani. Lo stesso vale per un ciclista che per non cadere fa piccoli aggiustamenti col manubrio. Impedendo al funambolo i continui e disordinati aggiustamenti se ne ostacolerebbe l’equilibrio e se ne provocherebbe la caduta. Tra gli emisferi cerebrali umani, esistono differenze a cominciare dal volume, fino ai parametri della velocità del flusso sanguigno, come nel presente saggio sarà esposto. La geometria vascolare di alcune arterie cerebrali regola nell’immediato la corretta emodinamica locale e preserva, invece di eliminarle, le differenze di velocità e di pressione sistolica tra i due emisferi encefalici. Come il ciclista e il funambolo necessitano rispettivamente di una strada scorrevole e di una corda robusta e sicura, così l’emodinamica cerebrale deve avere parametri generali costanti, sia pur con minime variazioni nelle specifiche aree neuronali, a seconda del loro grado di attivazione, della loro ubicazione, vastità e complessità.
Budetta Giuseppe Costantino è stato prof. associato presso una delle tante università scientifiche d’Italia. Ha scritto circa cento pubblicazioni scientifiche, alcune delle quali su importanti riviste americane (J. Anatomy) ed inglesi. Ha due specializzazioni in immunoistochimica, presso la Facoltà di Medicina, Napoli ed in alimentazione degli animali domestici, Facoltà di Veterinaria, Napoli.
Autore: Giuseppe C. Budetta, Via 25 Luglio, 24, CAP 53048 – Sinalunga – (Siena).
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