ALBERO DELLA VITA: aspetto simil frattale dell’evoluzione biologica in base alla termodinamica, alla freccia del tempo ed alla gravità terrestre.
Per esempio, nell’evoluzione della specie umana, l’aspetto evolutivo frattale si evidenzia valutando, le singole costole, i singoli femori, i singoli omeri, le singole scapole, i singoli sfenoidi…dai primi ominidi fino ad Homo Sapiens sapiens.
La formula che calcola il coefficiente di asimmetria tra le ramificazioni dell’albero della vita dà valori costanti, tipici di un sistema frattale, correlato alla durata dello spazio-tempo di tali ramificazioni.
Nei mammiferi, l’aspetto frattale è ancora più evidente se si considerano i rapporti tra segmenti scheletici (autosimilarità statistica): lunghezza, larghezza e spessore medio delle singole costole, la lunghezza, spessore e larghezza femorale, tibilale, omerale…tra Homo Sapiens sapiens, Homo sapiens e tra le singole razze di scimmie…
La definizione di frattale è stata spiegata con queste proprietà:
1. I frattali hanno una struttura fine anche a scale arbitrariamente piccole.
2. Una descrizione locale o globale con la geometria tradizionale è impedita dall’irregolarità di un frattale.
3. I frattali hanno esatta, approssimativa, o statistica autosimilarità su tutte le scale.
4. Una o più nozioni di “dimensione frattale”, una generalizzazione della classica “dimensione geometrica”, ne supera la dimensione topologica.
5. C’è una regola di costruzione semplice, spesso ricorsiva.
Autore: Giuseppe C. Budetta – giuseppe.budetta@gmail.com