Studi, Ricerche e alcune Scoperte tra l’Ottocento ed il Novecento, parte seconda, a cura del Centro Studi e Ricerche “Oreste Nardini”
Riguardo agli avvenimenti accaduti in merito alla scoperta delle due tombe e delle indagini eseguite sul terreno della vigna D’Andrea, si rende necessario porre quattro interrogativi:
a) -perchè dopo le ricerche e le indagini sul terreno, condotte dal Ghislanzoni e risultate negative, lo stesso Ghislanzoni, nella sua relazione del 24 marzo 1910 inviata al Pasqui, scrive della presenza di “numerosissimi frammenti di vasi d’impasto rozzo e mal cotti”. Vi era una piccola necropoli? oppure un piccolo villaggio?
b) -perché le indagini e le ricerche non furono eseguite subito dopo la scoperta, bensì diciotto anni dopo?
c) – perché al Ghislanzoni, che nella sua relazione del 5 maggio 1910 propose di estendere le esplorazioni sul pianoro contiguo sopra la scarpata, occupata dalla vigna sperimentale, non fu permesso nonostante la sua affermazione di aver visto “numerosissimi frammenti di vasi d’impasto rozzo e mal cotti”?
d) -perché se le tombe furono rinvenute due una è andata dispersa e perché il corredo funebre della seconda tomba non è stato recuperato?…
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Autore: Giorgio Manganello – giorgiomanganello6@gmail.com – Centro Studi e Ricerche “Oreste Nardini”