Gli archeologi che stanno scavando sotto un quartiere palestinese appena a sud delle mura di Gerusalemme hanno scoperto una strada monumentale a gradoni, creata sembra da Ponzio Pilato, che portava ai piedi del Monte del Tempio.
L’altura ospitava il santuario ebraico che oggi è sede di alcuni dei più sacri siti dell’Islam.
Per realizzare l’imponente asse viario, lungo 600 metri e largo 8, ci vollero circa 10.000 tonnellate di lastre di calcare.
Gli storici hanno sempre ipotizzato che re Erode il Grande, morto intorno al 4 a.C., fosse il responsabile della maggior parte della politica edilizia che trasformò l’antica Gerusalemme in un importante centro di pellegrinaggio e turismo. Ma l’analisi di oltre 100 monete trovate sotto le lastre della strada, pone l’inizio e la fine della sua costruzione sotto Ponzio Pilato, che governò la prefettura di Giudea per circa un decennio a partire dal 26/27 d.C.
Pilato prestò servizio sotto l’imperatore Tiberio e, secondo gli scrittori contemporanei, provocò diversi incidenti e la rabbia del popolo ignorando il tabù locale sulle immagini scolpite e confiscando i fondi del Tempio per costruire un nuovo acquedotto.
Secondo lo storico ebreo romano Giuseppe Flavio, Pilato fu rimosso dal suo incarico per aver voluto un attacco ai Samaritani nel nord della Giudea e fu costretto dall’Imperatore a tornare, in disgrazia, a Roma.
Fonte: facebook.com/romano.impero