Wolfgang Herkt, 61 anni, volontario per la conservazione dei monumenti, ha scoperto in un campo, con il metal detector, 41 monete d’oro celtiche nella frazione Baitz, nel piccolo comune di Bruck – 3.900 abitanti – nel Brandeburgo, in Germania. Il tesoro è forse frutto degli antichi scambi commerciali tra l’area tedesca e una fascia europea che si disloca tra l’attuale Francia, la Svizzera, la bassa Germania e il settentrione italiano.
Gli scavi faranno luce sul motivo per il quale l’oro dei Celti fosse sepolto in quel campo. Si cerca di capire, ad esempio, se in quel punto sorgesse un santuario antico e questa fosse un’offerta votiva. O se fosse un tesoretto personale messo in salvo da qualche abitante della zona. Per ora non sono state trovate monete d’altre tipologie, lì attorno.
All’inizio Wolfgang Herkt si è imbattuto in un mucchio di ceramica frantumata, tra i solchi degli aratri, in un campo. Aveva il permesso del proprietario del terreno, così ha approfondito la ricerca, utilizzando anche un metaldetector.
All’improvviso, nella zolla, emergente, ha notato quello che gli è apparso come il tappo dorato di un liquore. Lucido, perfetto. Diremmo noi italiani: come un’orecchietta d’oro. Alla fine sono stati trovati 41 pezzi di monete lisce a coppella.
”Questo è di per sé straordinario. – commentano i responsabili comunali del municipio di Bruck, in una nota – Ma le monete non solo hanno più di 2000 anni, ma sono soprattutto di origine celtica. I Celti non hanno mai vissuto in Brandeburgo. Ciò indica una vasta rete nell’Europa antica. Le cosiddette ciotole arcobaleno sono fatte principalmente d’oro, argento e un po’ di rame. Si tratta quindi di una delle più grandi scoperte di monete celtiche di questo tipo e del primo oro celtico in assoluto nel Brandeburgo. Le monete sono state dissotterrate nel sito di un insediamento della cultura Jastorf germanica. Nella primavera 2022 al Museo Archeologico del Land Brandeburgo, dovrebbe essere aperta una mostra dedicata a questo straordinario ritrovamento”.
La cultura di Jastorf fu una cultura archeologica dell’età del ferro diffusa nell’attuale Germania settentrionale. Durò dal VI al I secolo a.C., dando vita alla parte meridionale dell’età del ferro pre-romana.
“Altri vanno a pescare. Per me fare ricerche e curare monumenti è una passione analoga” – dice Herkt – “L’area era compatibile con possibili insediamenti molto antichi. Ho scelto di perlustrare un tratto della valle di Baruther Urstrom per la conformaziione del terreno e la presenza d’acqua. Mi sembrava un luogo ideale per un antico insediamento. Ho notato immediatamente frammenti di ceramica sparsi per il campo”, racconta Herkt – Dopo un’ora e mezza di ricerche superficiali, il volontario ha trovato circa 20 chili di frammenti ceramici. All’improvviso, dalla terra, ha visto occhieggiare qualcosa di brillante. “Mi ha ricordato un coperchio di Kümmerling”, dice Herkt. Il Kuemmerling è il marchio di un tipo di Kräuterlikör, liquore semi-amaro alle erbe, molto diffuso in Germania. Il volontario ha usato anche il metal detector, ha recuperato altre monete e ha avvisato gli archeologiche hanno compiuto lo scavo.
L’operazione è stata presentata nelle scorse ore dal ministro della Cultura del Brandeburgo Manja Schüle, dall’archeologo statale Franz Schopper, direttore dell’Ufficio statale per la conservazione dei monumenti e del Museo archeologico statale del Brandeburgo, accanto al fortunato volontario e a uno studioso di numismatica, Marjanko Pilekic, che ha detto: “Questo ritrovamento non è solo il secondo più grande tesoro di ciotole arcobaleno lisce di questo tipo trovate in Europa, ma è di gran lunga il più grande ritrovamento di monete celtiche nel Brandeburgo, in una posizione distante dall’area di circolazione effettiva di queste monete”.
Fonte: www.stilearte.it, 15 dic 2021