Nell’ambito della ricerca numismatica di epoca romana, volta a delineare i tratti del ruolo pubblico-politico attribuito alla componente femminile nella costruzione di un’ideologia di tipo imperiale, la presente indagine si propone di individuare l’esistenza di schemi iconici ricorrenti che, contrassegnati da specifici attributi iconografici ed epigrafici, identifichino aspetti ed ambiti del processo di astrazione simbolica legato alla rappresentazione del potere femminile all’interno della famiglia imperiale.
Risulta ovvio infatti che, la scelta di determinati metalli e dei nominali da coniare, ma anche dei motivi tipologici che andavano a comporre un messaggio da trasmettere, facevano parte di un vero e proprio sistema di comunicazione disposto su più livelli, con diversi ambiti di fruizione.
In questa prospettiva, ho voluto analizzare in particolare le coniazioni delle zecche provinciali (in contrapposizione con la produzione di fabbricazione imperiale), prese in considerazione in relazione ad occorrenze tipologiche con valenze peculiari rispetto alle tematiche esaminate. Dal punto di vista cronologico invece, l’indagine è stata circoscritta alle emissioni monetali prodotte durante la dinastia giulio-claudia, giustificando la mia scelta in quanto è in questo periodo che si individuano i presupposti iniziali, la progressiva affermazione e il consolidamento della posizione rivestita dalle Auguste nell’ambito della famiglia imperiale.
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Dott.ssa Gaia Mazzolo (Università degli Studi di Trieste)