Il nanismo ha sempre destato, nell’immaginario collettivo, una curiosità spesso generata dal “lusus naturae”, visto come elemento di disarmonia della creazione.
Già in età Paleolitica, nell’Aurignaziano, è attestata nella Valle del Danubio austriaco la testimonianza di un reperto riconducibile alla divinità femminile della fecondità, in cui appaiono ben accentuati i caratteri del nanismo.
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Autore: Gabriella Cetorelli Schivo