Giuliano De Felice (Bari, 1971) è ricercatore in Archeologia cristiana e medievale all’Università di Foggia, dove insegna Informatica applicata ai Beni Culturali e Applicazioni informatiche all’archeologia. Coordina le attività del Laboratorio di Archeologia Digitale del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Foggia.
Maria Giuseppina Sibilano (Bari, 1976) è dottore di ricerca in Archeologia e Didattica dei Beni Culturali presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Foggia dove svolge attività didattica, indagini sul campo e collabora alle attività del Laboratorio di Archeologia Digitale.
Indice:
– Archeologia e informatica: una nuova prospettiva open, di Giuliano De Felice
I SESSIONE – OPENGEO
– Il progetto Archeomap, di Matteo Onofrio Bovero;
– Software libero nei processi di ricerca archeologica: l’applicazione allo studio della sigillata africana in Italia settentrionale, di Stefano Costa;
– Lo studio delle Motte: un approccio tramite GIS di un’area del Veneto, di Simone Deola, Valeria Grazioli, Simone Pedron;
– Progetto Castellum Vervassium. Lettura integrata di un territorio tra topografia classica e software FLOSS, di Lorenza Endrizzi, Matteo Frassine, Rupert Gietl, Giuseppe Naponiello, Nicoletta Pisu;
– Proposta per una Carta Archeologica di Verona: un prototipo con software libero realizzato tramite alcune Tesi di Laurea, di Tecla Gottardi, Valeria Grazioli, Piergiovanna Grossi, Cecilia Zanetti, Elisa Zentilini;
II SESSIONE – CATALOGAZIONE, GESTIONE E ACCESSIBILITÀ AI BENI CULTURALI
– Catalogo “Tridimensionale” 3D-Data, di Daniela De Mattia;
– Il progetto SICAM/XCCD per la gestione in rete delle schede di catalogo, di Diego Gnesi Bartolani, Savino Petruzzelli;
– ArchiDb: uno strumento open source per l’analisi degli elevati antichi, di Nunzia Maria Mangialardi, Maria Giuseppina Sibilano;
– Tra valorizzazione e tutela: l’accesso a materiali e documentazione archeologica per motivi di studio, di Augusto Palombini, Andrea Schiappelli, Eleonora Zazza;
– Un geo-database (PostgreSQL/PostGIS) ed alcune possibili interfacce web per la comunicazione dei dati archeologici: i casi di Firenze e del Pratomagno, di Emiliano Scampoli, Annica Sahlin;
III SESSIONE – STRUMENTI INNOVATIVI DI RESTITUZIONE GRAFICA
– Computer Vision e Structure From Motion, nuove metodologie per la documentazione archeologica tridimensionale: un approccio aperto, di Alessandro Bezzi, Luca Bezzi, Ducke Benjamin;
– Proposta per un metodo informatizzato di disegno archeologico, di Alessandro Bezzi, Luca Bezzi, Simone Cavalieri;
– La Casa dei Pithoi a Serra di Vaglio. Una sperimentazione di ambiente 3D Open Source per la fruizione di beni archeologici, di Francesca Cantone, Angelo Chianese, Vincenzo Moscato, Saverio Serafino;
– Open source per la gestione e conservazione della complessità dei dati. Il caso del Nettuno di Herdonia, di Andrea Fratta, Fabio Gagliardi;
– Free to rebuild. Software open source per la ricostruzione virtuale delle architetture minoiche di Haghia Triada, Creta, di Filippo Stanco, Davide Tanasi, Giovanni Gallo;
POSTERS
– L’impiego di mobile GIS open source in Archeologia. I progetti Tellus e Total Open Station, di Francesco de Virgilio;
– Anastilosi virtuale dei luoghi di culto di Herdonia: il Tempio A e il Tempio B, di Giuseppina Dotoli, Angela Ricciardi;
– Vias sternere con Open Street Map. L’idea di Roman Street Map (RSM): ipotesi preliminari, di Denis Francisci;
– “Paese che vai associazione che trovi”. Di come l’archeologo possa trarre vantaggio e contribuire al software libero e alla condivisione della conoscenza nel 2010, di Piergiovanna Grossi;
– Software open source per la rappresentazione e l’analisi statistica dei dati in archeologia, di Giovanni Luca A. Pesce, Stefano Costa, Luca Bianconi;
– OpenSim nella didattica dell’Archeologia, di Anna Rita Vizzari, Maria Grazia Fiore.
Info:
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tel. 0805333056 – ordini@edipuglia.it
Ed.2011, f.to 21×30, pp. 192, ill. b/n., bross. € 40,00
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