In queste pagine il medioevo è presentato anzitutto con occhio attento agli eventi, ma anche alla dinamica che li sostiene e alle istituzioni e alle strutture di cui essi sono espressione. Non si lasciano in ombra i protagonisti, i grandi: ma si dà voce e volto anche alle moltitudini, alle donne, alla gente comune, ai pellegrini, agli eretici, ai marginali.
Questo libro è dedicato ai nostri antenati vissuti tra V e XV secolo: ma vuol mostrare al tempo stesso la loro familiarità con noi e l’enorme distanza non tanto cronologica, quanto antropologica che da noi li separa.
L’“Uomo medievale” è un’astrazione che non s’incontra mai nella viva concretezza storica: ma gli uomini e le donne che hanno vissuto nel lungo periodo che noi definiamo come “medioevo”, quelli sono stati reali. E hanno creduto, sì, nello stesso Dio nel quale la maggior parte dei credenti occidentali oggi crede; hanno parlato, sì, lingue che ancor oggi – più o meno modificate – si continuano a usare; hanno vissuto, sì, in città, in spazi, in edifici che più o meno restaurati o rabberciati noi continuiamo a utilizzare; eppure ci sono per molti versi incredibilmente lontani. I loro modi d’immaginare, intendere, interpretare il cosmo, la vita e la morte, la giovinezza e la vecchiaia, la salute e la malattia, il trascorrere del tempo, il senso dello spazio, il rapporto tra le cose visibili e quelle invisibili e quello con la natura e gli animali, la fede religiosa, le autorità e i poteri, la libertà e la giustizia, l’amore, l’affetto e l’odio, la famiglia, l’amicizia e l’estraneità o l’ostilità, il senso della realtà e la fantasia, i valori morali e quelli economici, l’allegria e la tristezza, il riso e il pianto, la pietà e la crudeltà, i piaceri e i dolori, perfino i colori, gli odori e i sapori, erano profondamente “altri” rispetto ai nostri. Questo medioevo così vicino/lontano ha bisogno, per essere spiegato e compreso, di strumenti che da storici debbono per forza farsi anche antropologici.
Le pagine che qui presentiamo non hanno la pretesa di spiegare compiutamente tutto ciò; ma hanno, questo sì, l’intenzione e la speranza d’introdurre il lettore a una visione nuova e diversa di un periodo su cui tanto si è scritto e detto e tanto poco si è realmente compreso.
Questo libro è dedicato ai nostri antenati vissuti tra V e XV secolo: ma vuol mostrare al tempo stesso la loro familiarità con noi e l’enorme distanza non tanto cronologica, quanto antropologica che da noi li separa.
L’“Uomo medievale” è un’astrazione che non s’incontra mai nella viva concretezza storica: ma gli uomini e le donne che hanno vissuto nel lungo periodo che noi definiamo come “medioevo”, quelli sono stati reali. E hanno creduto, sì, nello stesso Dio nel quale la maggior parte dei credenti occidentali oggi crede; hanno parlato, sì, lingue che ancor oggi – più o meno modificate – si continuano a usare; hanno vissuto, sì, in città, in spazi, in edifici che più o meno restaurati o rabberciati noi continuiamo a utilizzare; eppure ci sono per molti versi incredibilmente lontani. I loro modi d’immaginare, intendere, interpretare il cosmo, la vita e la morte, la giovinezza e la vecchiaia, la salute e la malattia, il trascorrere del tempo, il senso dello spazio, il rapporto tra le cose visibili e quelle invisibili e quello con la natura e gli animali, la fede religiosa, le autorità e i poteri, la libertà e la giustizia, l’amore, l’affetto e l’odio, la famiglia, l’amicizia e l’estraneità o l’ostilità, il senso della realtà e la fantasia, i valori morali e quelli economici, l’allegria e la tristezza, il riso e il pianto, la pietà e la crudeltà, i piaceri e i dolori, perfino i colori, gli odori e i sapori, erano profondamente “altri” rispetto ai nostri. Questo medioevo così vicino/lontano ha bisogno, per essere spiegato e compreso, di strumenti che da storici debbono per forza farsi anche antropologici.
Le pagine che qui presentiamo non hanno la pretesa di spiegare compiutamente tutto ciò; ma hanno, questo sì, l’intenzione e la speranza d’introdurre il lettore a una visione nuova e diversa di un periodo su cui tanto si è scritto e detto e tanto poco si è realmente compreso.
Info:
Jaca Book Edizioni, 2012, Pagine: 288, Formato 21,5×27, Tutto a colori
Prezzo: Euro 49,00
ISBN (a 13 cifre): 978-88-16-60466-7
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