Il progetto prevede di realizzare un edificio residenziale unifamiliare. Durante gli scavi preventivi per le fondazioni è venuta alla luce una struttura risalente all’Alto impero romano e al periodo Tardo antico. Siamo cioè nei secoli di entrata in crisi del sistema romano.
La scoperta è avvenuta a Opilias, frazione di Donzère, un Comune di circa 5300 abitanti, situato nel dipartimento della Drôme nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi. Siamo nella Francia meridionale.
L’importanza di questa scoperta risiede non solo nell’eccezionale conservazione del manufatto, ma anche nelle cognizioni tecniche che ci fornisce.
Gli archeologi dell’Inrap (Istituto Nazionale di Ricerche Archeologiche Preventive) hanno identificato la struttura come un altoforno per la produzione di calce.
La fornace da calce scoperta ha una camera circolare di riscaldamento che misura 4 metri di diametro e ha pareti ancora segnate dai picconi e dagli altri attrezzi con i quali è stata realizzata. Il fondo del forno si estende fino a una profondità di 2,70 metri. E’ una struttura molto robusta, progettata con particolare accuratezza.
Come spiegano gli archeologi dell’Inrap, la cavità fu scavata direttamente nella roccia calcarea. Grandi banchi di questo materiale roccioso, presenti in un raggio di 10 chilometri, venivano cavati dai lavoratori. Le rocce venivano portate nel forno per la cottura.
Il processo di produzione della calce avveniva mediante la “cottura” del calcare con temperature che potevano raggiungere i 900-1000 gradi Celsius, per diversi giorni. Questo permetteva di trasformare la roccia in polvere di calce, che veniva poi raccolta attraverso un sistema di scivoli di scarico accuratamente progettato. E la calce, come ben sappiamo, unita a sabbia, ciottoli o aresistenti polveri di rocce vulcaniche, era destinato a diventare eccezionale calcestruzzo romano.
Fonte: www.stilearte.it 16 lug 2024