Il professor Mario Luni è il direttore degli scavi nel parco archeologico di San Martino del Piano.
Cos’è emerso di interessante?
“Si è effettuato un felice contatto anche con studenti francesi dell’università Sorbona di Parigi e di scuole di specializzazione di varie Università nello scavo di una lussuosa domus romana, con pavimenti a mosaico e resti di pareti dipinte. Vari antichi materiali sono stati rinvenuti, in genere oggetti in uso nell’abitazione e monete”.
Cosa è stato messo in luce?
“Una casa di prestigio individuata a fine Ottocento durante lo scavo per la ferrovia Fano-Urbino, da dove nel 1926 sono stati staccati due grandi mosaici per il Museo Archeologico di Ancona, uno ornato da motivi geometrici e l’altro con una scena figurata, a colori: la giovane Europa viene rapita da Giove, sotto forma di toro, che si è invaghito di lei”.
Dopo crica 80 anni cosa succede?
“Dopo circa 80 anni i due pregevoli mosaici torneranno ad essere collocati nelle stesse stanze della “Domus di Europa” a Forum Sempronii, secondo un progetto peculiare concordato quattro anni fa tra il soprintendente archeologico Giuliano de Marinis e il sottoscritto”.
Si tratta di un intervento raro?
“Si tratta di un intervento raro di contestualizzazione di un bene archeologico di rilievo con l’edificio di prestigio di provenienza unico nelle Marche e non solo. Sono stati necessari alcuni anni di scavi e restauri, con la partecipazione di varie centinaia di studenti in turni di tre settimane e con l’opera di ricercatori universitari e di tecnici”.
Particolarmente soddisfatto si è dichiarato il sindaco Maurizio Pelagaggia, che ha salutato con entusiasmo questa iniziativa di particolare valore culturale e di attenta valorizzazione del parco archeologico di Forum Sempronii. L’area archeologica è infatti meta ogni anno di molte migliaia di visitatori, che possono percorrere le strade lastricate della città e visitare le terme ed altri edifici, oltre al museo archeologico nel palazzo ducale.
Quando si avrà il ritorno dei mosaici?
“Questo evento sarà presentato in ottobre con una mostra nella chiesa di San Filippo, dove torneranno ad essere visibili a Fossombrone i due grandi mosaici, di ritorno dal museo archeologico di Ancona, unitamente a numerosi disegni di altri mosaici a colori, visti in passato e ancora sepolti nell’area della città antica. Un apposito volume e la mostra rappresentano un momento importante di scoperta scientifica, di tutela e di valorizzazione di beni archeologici, con il benemerito sostegno del locale Monte di Pietà e della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro”.
Fonte: Corriere Adriatico 18/08/2007
Cronologia: Arch. Romana