In genere quando parliamo di fossili pensiamo ai resti pietrificati di piante e animali vissuti migliaia o milioni di anni fa. Un geologo indiano, Chirananda De, ha però riferito sulla rivista “Current Science” di aver trovato le più antiche impronte della caduta di pioggia, risalenti a oltre un miliardo di anni fa. I resti della pioggia, sotto forma di piccoli crateri da impatto di pochi millimetri di diametro, sono stati trovati su una superficie di arenaria nella regione di Madhya Pradesh (nei distretti di Satna e Rewa), formata da uno strato di sedimenti spesso 4000 metri. La regolarità dei crateri, pressoché circolari, suggerisce che la pioggia cadde quasi verticalmente, in assenza quindi di vento. La scoperta potrebbe ora aiutare a comprendere le condizioni dell’atmosfera terrestre del periodo in cui cadde la pioggia. Il primo dato certo è che i temporali dovevano essere molto rari, se i crateri si sono potuti conservare fino ai nostri giorni.
Fonte: Le Scienze
Cronologia: Preistoria
Fossili di pioggia
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