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FIRENZE. Identica.

Frutto di un programma culturale che il Museo Archeologico porta avanti da tempo, l’iniziativa si avvale della collaborazione del Comune di Firenze, della Regione Toscana, dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, dell’Unione Italiana Ciechi della Provincia di Firenze, dell’Istituto Professionale di Stato per Ciechi “A. Nicolodi” di Firenze, del Museo Tattile Statale “Omero” di Ancona e dell’Associazione Amici della Chimera.
Lo scopo del progetto è, infatti, quello di istituire un percorso museale per non vedenti e ipovedenti che consenta un’esperienza tattile delle opere d’arte antica. Prendendo spunto dall’esposizione di due copie identiche delle celebri sculture etrusche della Chimera e della Minerva di Arezzo, realizzate dalla Fonderia Marinelli di Barberino Val d’Elsa, in sostituzione degli originali che sono stati concessi in prestito per alcuni mesi a mostre internazionali di arte antica (Londra e Santiago), saranno esposti e resi disponibili al tatto altri reperti antichi di varia natura e cronologia, scolpiti o modellati in vari materiali. Questo consentirà di mettere in atto un programma di visite guidate (con operatori specializzati) per utenti diversamente abili nel settore visivo, dal titolo “Il tocco proibito”.
Grazie a tali visite, si potranno apprezzare scene mitologiche scolpite in bassorilievo e rappresentazioni di figure (reali e immaginarie) del mondo antico, secondo un concetto denominato “Il mito a portata d mano”.
Le visite avranno luogo secondo un calendario che si protrarrà fino a Maggio 2013 e saranno comunicate singolarmente. Ad esse si accompagna la possibilità di utilizzare la Guida in Braille che abbraccia tutti i settori del Museo Archeologico, a tutt’oggi unica nel suo genere.
Il programma sarà inoltre arricchito da una serie di performances teatrali itineranti all’interno del Museo, alcune delle quali saranno anche recitate da non vedenti, nell’ambito del progetto culturale e di comunicazione Archeologia Narrante, iniziativa in atto da qualche anno nel Museo fiorentino e che – in questo contesto – renderà apprezzabile anche a livello uditivo le storie e i miti dell’antica Grecia, dell’Etruria e di Roma che i visitatori diversamente abili sperimentano a livello tattile.
Al rientro della statua originale della Chimera nella sua sede museale, la copia rimarrà comunque a disposizione di quanti vorranno percepirne tattilmente le forme fantasiose e la complessa figura, poiché – secondo un progetto da tempo approvato – sarà collocata davanti all’ingresso del Museo, all’angolo di Piazza Ss. Annunziata. L’immagine identica del celebre capolavoro etrusco si porrà nella splendida piazza, ornata tutta da monumenti di bronzo, in maniera analoga a quanto fa il Porcellino di Pietro Tacca, copia in bronzo di un originale greco in marmo conservato nella Galleria degli Uffizi, perché così, anche attraverso il Museo Archeologico di Firenze, si possa raccontare una parte della storia della città di Firenze.

Info:
Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.

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