Pizzighettone è un piccolo paese attraversato dal fiume Adda, che non è stato solo fonte di benessere; il letto dell’Adda è stato, ed è ancora oggi, un confine tra due rioni: Pizzighettone sul lato di sinistra e Gera sulla sponda destra.
Questo paese è stato tanto illustre quanto i personaggi che hanno scelto questa località per visite o più lunga permanenza. Tra i più noti, possiamo citare Francesco I di Valois, re di Francia; Carlo di Lannoy, viceré di Napoli; Antonio Pucci, vescovo di Pistoia; Giovanni Salviati, cardinale; Adriano di Croix, ambasciatore di Spagna; Ferdinando d’Avalos, marchese di Pescara e generale dell’esercito Imperiale.
Oggi, il paese fa sfoggio deIl’imponente cinta muraria, in ottimo stato di conservazione e spesso aperta al pubblico.
Pizzighettone è stato un agglomerato strategico: favorito dalla sua posizione, era una località di commercio e di difesa.
La tradizione riporta che il paese sorge sull’area di una antica città etrusca di nome Acerra, che venne conquistata dai Galli e, successivamente, distrutta dai Romani e ricostruita, mutandone il nome in Forum Juguntorum. Ma Acerra rimase come borgo sulla riva destra, mutando il nome in Gera.
Durante il feudalesimo, in Lombardia, le guerre più sanguinose furono nel triangolo di Milano, Lodi e Cremona. Per Cremona, Pizzighettone divenne sempre più un baluardo difensivo, per il fatto di confinare ad ovest con il comune di Milano. Nel 1133 venne eretto il castello, le cui torri avevano il compito di sorvegliare l’Adda. Nel 1319, con la conquista di Cremona da parte dei Visconti, Pizzighettone subì un ulteriore crescita del suo valore militare, ricevendo mura più possenti.
A differenza delle mura, oggi presenti per la quasi totalità del perimetro, del castello sono rimaste solo le due torri. La prima, da poco restaurata, è la Torre Del Guado, utilizzata da Carlo V, come prigione per Francesco I di Valois, re di Francia.
Cronologia: Arch. Medievale