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ERITREA. Nuove scoperte di reperti fossili di Homo.

ERITREA 1

ERITREA 1La scoperta dell’equipe internazionale guidata dalla Sapienza permette di chiarire che le peculiarità dei fossili eritrei sono rappresentative di un’unica popolazione
L’equipe di ricerca internazionale italo-eritrea nella regione di Buya (Dancalia eritrea), guidata da Alfredo Coppa del dipartimento di Scienze ambientali della Sapienza, ha portato alla scoperta di nuovi fossili di Homo, di circa un milione di anni fa, nel sito di Muhuli Amo noto come “santuario delle amigdale”.
A una profondità di pochi centimetri maggiore rispetto a quella dei reperti scoperti nelle due precedenti missioni sono stati rinvenuti dei frammenti cranici appartenenti allo stesso individuo precedentemente scoperto. In particolare, un nuovo frammento riveste la massima importanza in quanto completa i precedenti ritrovamenti: rende finalmente possibile ricostruire un intero parietale sinistro di Homo e permette di apprezzare in modo molto più completo la peculiare morfologia della volta cranica di questo individuo. Viene così precisata la sua somiglianza con il cranio UA31, coevo e proveniente dal sito di Uadi Aalad a pochi chilometri di distanza, e confermato che le morfologia del reperto UA31 è rappresentativa di una popolazione e non di un singolo e particolare individuo.
ERITREA 2Ulteriori reperti sono in analisi in quanto lo spesso sedimento che li ricopre ha impedito una immediata conferma della loro appartenenza al genere Homo.
“Questi nuovi ritrovamenti confermano in maniera definitiva che l’area che stiamo investigando – spiega il paleoantropologo Alfredo Coppa – è una delle aree a più alta potenzialità per le ricerche che si occupano delle origini della nostra specie sapiens, i cui diretti antenati compariranno nella regione circa quattrocentomila anni più tardi.”
Le ricerche nella Dancalia eritrea sono state rese possibili anche grazie al finanziamento che la Sapienza destina ai Grandi scavi archeologici, in cui rientra il Progetto internazionale “Eritrean-Italian Danakil Expedition: Anthropo-archaeological and Geo-Paleontological Mission”, oltre che a un progetto PRIN del Ministero della ricerca scientifica e a un finanziamento per le missioni archeologiche del Ministero per gli Affari Esteri. Partecipano al progetto ricercatori della Sapienza, del Regional Museum di Massawa, dell’Eritrean National Museum di Asmara, delle Università di Firenze, Padova, Torino, Ferrara, Bologna, del Museo Pigorini di Roma, dell’Università di Barcellona e del Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi.

Info:
Alfredo Coppa docente di Antropologia
M (+39) 333 3321087  T (+39) 06  49912350
e-MAIL: alfredo.coppa@uniroma1.itcoppa49@hotmail.com

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