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ERCOLANO (Na): Un museo virtuale avrà sede nella Reggia di Portici.

Vedere con gli occhi di un archeologo di tre secoli fa. Oltre la melma fangosa, alta 23 metri, dell’eruzione del 79 d.C. per scoprire il primo affresco della Villa dei Papiri. Assistere al prelevamento delle statue ercolanesi, conservate intatte sotto Villa d’Elboeuf.

Intravedere lo sfondo azzurro con le figure di Nettuno e Anfitrite della Casa del mosaico. E’ questo l’asso nella manica del progetto della Soprintendenza per i beni architettonici ed il paesaggio di Napoli. Declinare il passato al futuro rende possibile anche l’inverosimile, un museo archeologico virtuale dedicato alle spettacolari campagne di scavo di Ercolano, nella settecentesca Reggia di Portici. Un gemello digitale dell’antenato “Herculanense Museum” che, nella dimora reale, raccolse i celebri rinvenimenti dell’area vesuviana, confluiti all’indomani del dominio borbonico nella prima costola del Museo archeologico nazionale. Il progetto, finanziato dalla Regione nell’ambito dei Por Campania, vedrà l’inizio dei lavori alla fine del 2005 e prevede due anni di tempo per la consegna. Più di 600 metri quadri, ottenuti dal restauro di un’ala del piano nobile, destinati ad ospitare gli allestimenti multimediali che rendono partecipe il visitatore delle fasi dell’attività di scavo, dei tentativi di recupero e dei metodi di conservazione. Numerose le sezioni: primi ritrovamenti, allestimento degli scavi, storia del sito reale, attività dell’Accademia ercolanense e una galleria dei visitatori celebri. Effetti speciali, affreschi riprodotti sullo schermo, alla maniera dell’ultimo Caravaggio visto a Napoli.

Non potrà mancare qualche reperto illustre, di antica memoria ma in concreta presenza. Già si sta lavorando per la restituzione della Flora, statua in mostra all’Archeologico e sono aperti i contatti con la Biblioteca nazionale per la macchina per lo svolgimento dei papiri. Per finire, una cucina del ‘700, utensili inclusi, uguale a quella del museo originario, riprodotta secondo le indicazioni del testo del Winckelmann. Un team di archeologi, storici dell’arte e architetti lavorano da tempo su documenti d’archivio e testi storici. Il sito virtuale si accompagnerà all’imminente museo di Ercolano, a cura della Soprintendenza di Pompei e sarà inserito in un più ampio proposito di valorizzazione del territorio ai piedi del Vesuvio.

La Provincia i Napoli e la Soprintendenza procedono a gran ritmo nel recupero del sito reale di Portici, per molti anni abbandonato al degrado. L’area di circa 83 ettari ha visto l’avvio di 7 iniziative, in molti casi finanziate dalla Regione, grazie ad uno studio di fattibilità coordinato dal soprintendente Enrico Guglielmo e dall’architetto paesaggista Maria Luisa Margiotta. Dal restauro delle facciate lato mare della Reggia, al recupero del bosco inferiore nelle aree vicine alla prateria e alla peschiera fino al recupero delle facciate interne e di alcune sale monumentali da destinare ad un centro di documentazione sui siti reali borbonici. Si avvia alla conclusione, invece, il restauro della prateria, il vialone che dalla Reggia conduce al mare del porto del Granatello, che a novembre vedrà ricomparire il prato sul suo suolo. Stessi tempi di consegna anche per la montagnola, poggio panoramico risalente agli inizi dell’800, ripristinato totalmente, che ospiterà sedili di piperno per chi vorrà godersi il panorama.

All’inizio dell’inverno, tempo permettendo, si potrà ripercorrere il sentiero che dal Granatello conduce fino alla Reggia, attraversando gli esemplari di lecci e il reimpiantato sottobosco. Nulla di prezioso ha restituito la terra, più volte rivoltata dalle scavatrici. Solo qualche pezzo di tegola e un paio di mattoncelle della fabbrica delle regie fornaci. Dai vici-nissimi scavi, nemmeno l’ombra di un reperto inedito, neppure nel terreno di riporto proveniente da Ercolano, usato per costruire la montagnola. Una sfida concreta anche per l’occhio attento di un archeologo virtuale.

Fonte: La Repubblica Napoli – 16/06/05
Autore: Tiziana Cozzi
Cronologia: Arch. Romana

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