Sono venute alla luce, durante lo scavo dell’insula nord – occidentale dell’antica città di Ercolano, alcune impronte di foglie impresse nella cenere vulcanica. A quanto pare, non è la prima volta che avvengono ritrovamenti del genere.
Durante gli scavi archeologici condotti nelle città sepolte, infatti, oltre ai resti botanici provenienti dalle colture in atto sull’ antico piano di coltivazione – in gran parte tracce lasciate dalle radici nel terreno e semi di frutti non raccolti – molte sono anche le foglie che spazzate via dalla furia dell’eruzione, si ritrovano oggi impresse nella cinerite del 79 d.C.
Autore: Antonio Cangiano
Fonte: www.ilmattino.it, 3 gen 2021