Sarà l’Intelligenza Artificiale a svelare e fare nuova luce sui misteri dei preziosissimi papiri di Ercolano. Il “fondo librario” del 79 d.C. bruciato dal Vesuvio contiene la più antica storia della filosofia europea che ora verrà letta e analizzata con tecnologie avanzate e non invasive da una cordata di studiosi italiani che si è aggiudicata fondi europei per 2,5 milioni di euro.
I manoscritti originali, conservati a Napoli presso l’Officina dei Papiri Ercolanesi della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III”, sono di difficile lettura e le edizioni attualmente disponibili delle opere in essi contenute sono ampiamente superate.
Al contrario il progetto europeo “Erc Advanced Grant 885222-GreekSchools” sarà in grado di decifrarli al meglio. A guidare questa nuova indagine sarà il ricercatore italiano Graziano Ranocchia dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale del Cnr (Cnr- Ispc) e professore ordinario di Papirologia dell’Università di Pisa al Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica.
Il progetto, è stato presentato nel dettaglio il 18 gennaio, nel corso di un webinar.
Lo studio avrà una durata di cinque anni e sarà coordinato dall’Università di Pisa in cooperazione con l’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Ispc), l’Istituto di linguistica computazionale (Ilc) del Consiglio nazionale delle ricerche e con il MiBact-Biblioteca Nazionale ‘Vittorio Emanuele III’ di Napoli.
Verranno utilizzate le più avanzate tecnologie oggi a disposizione per decifrare le preziose opere. In particolar modo come anticipato in un articolo del quotidiano Inglese “The Guardian” qualche giorno fa, “una combinazione di intelligenza artificiale e raggi x avanzati”. Molti dei papiri di Ercolano infatti non sono stati scritti con inchiostri a base metallica per questo, dai normali raggi X non apparirebbe nessun contrasto tra il testo e la base ridotta dall’eruzione, a un pezzo di carbone. Ma il sincrotrone, un macchinario capace di proiettare una luce più luminosa del Sole riuscirà assieme all’Intelligenza artificiale a distinguere scritte, pigmenti, inchiostri e altri parametri invisibili all’occhio umano.
Così la monumentale “Rassegna dei filosofi” dell’epicureo Filodemo di Gadara (110-post 40 a.C.), scritta alla fine dell’età ellenistica tra il 75 e il 50 a.C., potrà finalmente rivelare molti dei suoi segreti finora inaccessibili. Da questo trattato, sarà possibile ricavare un resoconto sistematico della storia delle scuole filosofiche greche storicamente più attendibile e cronologicamente più vicino alle figure e ai fatti narrati.
Autore: Filomena Merola
Fonte: www.qaeditoria.it, 18 gen 2021