Il Parco Archeologico di Ercolano si prepara ad entrare nel futuro con una serie di proposte innovative che offrono ai visitatori un’esperienza ancora più completa e coinvolgente.
Presentata la conclusione della prima fase del Progetto Domus, con l’apertura, dopo oltre venticinque anni, di due tra le più belle residenze dell’antica città: taglio del nastro per la Casa del Colonnato Tuscanico e la Casa del Sacello di legno, simbolicamente rappresentative dell’origine dell’antica Ercolano per un dipinto dove è raffigurato il sacrificio di fondazione della città da parte di Ercole, nella prima, e per il ritrovamento di una statuetta dello stesso eroe nel larario da cui prende il nome la seconda.
Grazie all’ampliamento dell’offerta culturale, Ercolano si conferma un luogo unico dove la storia antica incontra le tecnologie moderne. Ed è il Ministro Giuli ad essere testimone della nuova vita del Parco: al Ministro è stata presentata una Ercolano in pieno fermento: oltre all’apertura delle Domus restaurate, la nuova veste della Stanza del custode del Sacello degli Augustali, i lavori in corso alle Terme Suburbane e le manutenzioni straordinarie su scala urbana. E per entrare in sintonia con questi straordinari luoghi il Parco mette da oggi a disposizione una nuova App mobile per sistemi Android e IOs, parte integrante di Ercolano Digitale, un vero e proprio ecosistema di risorse online fruibili attraverso il nuovo portale istituzionale del Parco, ricco di molteplici servizi e contenuti 3D, la piattaforma dedicata alla catalogazione dei reperti (già on line attraverso il collegamento dinamico con Il Catalogo Nazionale dei Beni Culturali) ed il portale Open Data, presto on line per l’intera comunità scientifica di riferimento e non solo.
L’App Ercolano digitale è disponibile in nove lingue e può essere scaricata liberamente dai principali stores; sfrutta l’innovativa connessione WIFI e LiFi del Parco attraverso cui le informazioni arrivano automaticamente sui device fornendo contenuti contestuali rispetto alla posizione del visitatore grazie ad una capillare rete di beacon bluetooth, unica nel suo genere nei siti archeologici italiani.
I visitatori possono scegliere tra cinque percorsi in base ai contenuti tematici, all’età ed ai tempi di percorrenza per una visita a misura di tutti.
A fare gli onori di casa il Direttore del Parco Francesco Sirano, insieme ai rappresentati del Packard Humanities Institute (prof. Richard Hodges, arch. Jaime Garcia e arch. Jane Thompson) l’Ente filantropico che affianca Ercolano in un partenariato pubblico privato che dura da ben 24 anni.
Il Direttore ha sottolineato l’estrema complessità ed innovazione tecnologica degli interventi sulle domus appena riaperte e si è soffermato sul complessivo approccio strategico ai temi della conservazione e della fruizione del patrimonio. Nuove entusiasmanti prospettive si aprono grazie alla sottoscrizione (luglio 2024) del protocollo d’Intesa con il Packard Humanities Institute con la realizzazione di nuovi depositi, laboratori, uffici e la storica ripresa, a quasi cento anni dall’inizio degli scavi Maiuri, delle ricerche archeologiche su vasta scala nell’area est della città antica.
Le domus restaurate e gli strumenti digitali si aggiungono all’offerta di visita già a disposizione del pubblico e rendono l’esperienza di camminare in una città romana ancora più affascinante e ricca di contenuti, mettono a diretto contatto con la vita quotidiana degli ercolanesi di duemila anni fa: un’esperienza che pochi siti archeologici al mondo offrono e che ad Ercolano risulta essere ancora più suggestiva grazie all’eccezionale stato di conservazione ed agli innovativi restauri inaugurati da Amedeo Maiuri a partire dalla fine degli anni ’20 del Novecento.
“A un quarto di secolo dalla loro chiusura, le dimore della Casa del Colonnato Tuscanico e della Casa del Sacello di legno riaprono i battenti, restaurate con sapiente maestria, segnando il compimento della prima fase del Progetto Domus. L’ultraventennale alleanza con il Packard Humanities Institute si conferma feconda e lungimirante. Un sodalizio che proseguirà con un investimento di circa 45 milioni di euro, consentendo la ripresa degli scavi archeologici nel sito, lo studio e l’applicazione delle nuove tecnologie alla ricerca ed alla fruizione del patrimonio, la costruzione di depositi e laboratori”, così il Ministro della Cultura Alessandro Giuli.
L’arch. Jane Thompson, manager incaricato della gestione del partenariato-pubblico su incarico delle fondazioni Packard, dichiara: “Oggi festeggiamo gli ultimi esiti di un lungo cammino a Ercolano nella prospettiva e corresponsabilità della strada da percorrere nel prossimo, immediato futuro. Forte di 24 anni, a partire dal 2001, le azioni congiunte per la conservazione e valorizzazione della città antica insieme a progetti mirati a ripensare il suo rapporto con la città moderna attraverso la riqualificazione del quartiere confinante di via Mare, oggi il partenariato pubblico-privato sta entrando in una nuova fase, ancora più importante. La realizzazione di un nuovo complesso di edifici, arretrati verso sud rispetto al sito archeologico, consentirà l’eliminazione delle infrastrutture moderne esistenti a bordo scavo e l’arretramento degli attuali limiti di scavo verso est e sud. Questa “rivoluzione” crea le condizioni per due svolte epocali: la ripresa degli scavi archeologici verso est ad una scala paragonabile solamente a quella dell’epoca di Amedeo Maiuri; la creazione di un paesaggio verde per chi esplora la città antica, luogo accogliente sia la per la comunità locale quanto per i visitatori del sito archeologico. L’azione combinata di questi progetti farà del Parco Archeologico di Ercolano e del suo territorio, nel medio e lungo periodo, un importantissimo punto di riferimento internazionale per gli studi umanistici.”
Fonte:
Ufficio Stampa e Comunicazione MiC 19 marzo 2025