L’ultimo episodio è del 10 maggio. Allora i custodi degli scavi di Ercolano segnalarono l’intrusione di sconosciuti all’interno dell’area archeologica.
I danni furono ingenti: venne divelta parte della rete di protezione verso gli uccelli e i piccioni del piano nobile di villa dei Papiri, frantumato il calco del rilievo neoattico con satiri e ninfa, rimosso il telaio di una delle finestre della piscina calida del complesso termale, gettati numerosi oggetti nella vasca.
Un episodio oltre i limiti del vandalismo, un’offesa alla memoria e alla bellezza. Ma i raid vandalici contro gli scavi sono all’ordine del giorno: da ottobre dello scorso anno sono numerosi i casi segnalati nell’area archeologica e in particolare contro villa dei Papiri. «A questo – sottolinea la direttrice degli scavi, Maria Paola Guidobaldi – vanno aggiunti gli atti di teppismo che vengono perpetrati ai danni dei turisti lungo corso Resina, proprio all’ingresso del nostro sito, soprattutto tra le 13 e le 16».
Un dossier folto che Guidobaldi ha inviato nei giorni scorsi al soprintendente Pietro Giovanni Guzzo,il quale ora chiede, con una nota ufficiale, «la presenza di forze dell’ordine in maniera permanente» soprattutto se si tiene conto che è imminente «l’apertura del nuovo ingresso, che rende accessibile a tutti la passeggiata archeologica da corso Resina a via Alveo».
Non è il primo segnale di allarme. Già a ottobre la direttrice degli scavi aveva inviato una denuncia alla Procura di Torre Annunziata, al sindaco di Ercolano, all’Arpac, ai carabinieri e alla polizia.
«Per la manomissione dei pannelli di recinzione di Villa dei Papiri – ricorda Maria Paolo Guidobaldi – con lo scarico di materiale nell’area archeologica e continui episodi di lancio di pietre e rifiuti dall’area antistante la scuola materna di vico Posta, la stradina posta nei pressi del Comune, e la villa comunale, strutture che sovrastano il monumento». All’epoca l’ufficio tecnico della Soprintendenza mise a punto un progetto per potenziare e ripristinare la recinzione di villa dei Papiri, mentre il Comune predispose la realizzazione di una recinzione più alta in villa comunale.
«Sono molto rammaricato – afferma il primo cittadino di Ercolano, Nino Daniele – degli atti vandalici contro villa dei Papiri. Come amministrazione, abbiamo realizzato una nuova recinzione a corso Resina e tra alcuni giorni partirà anche quella per meglio proteggere gli scavi dalle possibili intrusioni dalla scuola materna di vico Posta».
L’aspetto legato alla sicurezza non lascia ovviamente indifferenze il sindaco: «L’associazione dei carabinieri in congedo sta svolgendo un servizio all’ingresso degli scavi per dare assistenza ai turisti. Ritengo però che non solo con la repressione risolveremo il problema. Il vandalismo adolescenziale e giovanile hanno una dimensione assai ampia nella città. Dobbiamo allora favorire una migliore integrazione tra la città ed il parco archeologico. Solo se l’insieme della città avvertirà come patrimonio proprio gli scavi, come fattore di identità e di crescita culturale ed economica, essi saranno effettivamente tutelati. Abbiamo bisogno di progetti in tale direzione capaci di coinvolgere scuola e associazionismo, ma anche persone semplici. Daremo vita nei prossimi giorni ad un tavolo anche con le forze dell’ordine, proprio per avviare al meglio questo esperimento».
Ma il soprintendente Guzzo avverte: «Sull’area archeologica ercolanese è attivo il progetto Ercolano finanziato dal ”Packard Humaties Institute” e coordinato dalla ”British School of Rome”.
L’antica città, insomma, è divenuta uno dei centri vesuviani a vantaggio dei quali si indirizzano considerevoli risorse finanziarie e professionali, in un’ottica di collaborazione internazionale. Il Comune, a sua volta, ha reso funzionante il centro studi ”Herculaneum”, rivolto ad incrementare una qualificata presenza professionale internazionale.
I vandalismi e le intimidazioni registrati corrono il rischio di interrompere al loro inizio tali importanti iniziative».
Fonte: Archemail Newsletter 08/06/2007
Cronologia: Arch. Romana