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EMPOLI. Appalto di 761 mila € per costruire il Parco Archeologico a S Maria a Monte.

Vanno avanti i lavori di riqualificazione nell’area della rocca di Santa Maria a Monte. Archeologi e operai sono al lavoro per completare, entro l’ottobre del prossimo anno, un intervento di grande rilevanza dal punto di vista culturale e turistico. Che rientra in un progetto più ampio, riguardante il centro storico del capoluogo diviso in due lotti distinti, ma complementari.
Si tratta, infatti, del secondo stralcio del primo lotto, che prevede proprio la riqualificazione dell’area della rocca e la relativa trasformazione in parco archeologico. Il primo stralcio del primo lotto, già completato, ha visto la realizzazione di una nuova pavimentazione in sette strade del centro storico. Il secondo lotto, che partirà dopo la fine di questi lavori, prevede la ristrutturazione di due edifici di proprietà comunale, situati nei pressi della rocca, per destinarli a strutture di servizio per il parco archeologico.
Quanto al secondo stralcio del primo lotto, l’intervento è necessario alla luce delle campagne di scavo condotte dall’università dell’Aquila. Campagne che hanno portato alla luce reperti di grande valore. Questi sono rappresentati da una pieve alto medioevale con cripta (VIII – X sec. dC) e da strutture sepolcrali annesse che racchiudono tracce di forni campanari di fusione del periodo XI-XIII sec. dC.
Il progetto di restauro e valorizzazione è rivolto alla conservazione dei reperti archeologici e all’accessibilità e fruibilità del luogo quale parco archeologico nel centro storico, anche attraverso interventi di arredo urbano, sistemazione a verde, illuminazione, messa in sicurezza.
I criteri progettuali sono essenzialmente i seguenti: salvaguardia e valorizzazione del sito mediante la nuova funzione di parco con relativi percorsi e aree di sosta; ricerca di un’idea contrapposta alla semplice conservazione; massima accessibilità all’interno dell’area; facilità di lettura delle diverse fasi storiche attraversate dal complesso; compatibilità delle scelte con il contesto archeologico; basso impatto paesistico; raggiungimento degli obiettivi in condizioni di massima sicurezza e minimo disagio per il tessuto urbano.

I punti qualificanti del progetto possono essere identificati con un percorso esterno con la creazione di un muro di contenimento. Quindi un piano rialzato calpestabile in legno. Questo elemento sarà realizzato per proteggere dalla pioggia ciò che rimane della cripta e creare le possibilità di usufruire di uno spazio destinato a sosta e manifestazioni all’aperto.
Gli altri punti qualificanti del progetto sono la realizzazione di una pensilina di protezione delle fosse campanarie; una pedana di collegamento; la posa di un nuovo pavimento per garantire la visibilità della cripta e la realizzazione di una copertura per i resti del campanile dell’antica pieve, la sistemazione a verde di tutta l’area.
L’importo complessivo dell’appalto è di 761mila euro.


 


Fonte: Il Tirreno 06/12/2007
Cronologia: Arch. Medievale

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