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ELIANA BERTAMONI (+ 2017), PIERMASSIMO GHIDOTTI, Note di archeologia postclassica dal territorio centropadano.

La negatività implicita nella definizione secoli bui attribuita ad una età di mezzo genitrice della modernità origina dalla necessità postunitaria di coagulare nel passato imperiale classico la costituenda identità nazionale. L’archeologia classica ha solo di recente scisso il forte legame con antiquaria, storia dell’arte ed estetica, quando tale impostazione, sedimentata negli ambienti accademici è incrinata, nel secondo dopoguerra, dalla connotazione sociale di Bianchi Bandinelli prima e da quella positivista di Andrea Carandini. Il portato dei due capiscuola classicisti integra varie esperienze, tra cui quelle del ligure Nino Lamboglia (Mannoni 2003), che sedimentano nel manifesto di Erice (Tp) del 1974, nella coeva rivista Archeologia Medievale, e, a seguire, in Archeologia Postmedievale che elimina le ultime cesure cronologiche.

Leggi tutto nell’allegato: Note di archeologia postclassica dal territorio centropadano.

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